Catania, Pancaro avrà sei rinforzi «Così colmeremo le nostre lacune»
Catania, Pancaro avrà sei rinforzi «Così colmeremo le nostre lacune»
A dieci giorni dall’inizio del campionato di Lega Pro, il tecnico traccia un primo bilancio
GELA – La maglietta come la tuta di un operaio. Il volto scavato, la barba di tre giorni, le iniziali «P. P» al posto del numero progressivo. Giuseppe «Pippo» Pancaro guida con prudenza: «Siamo ancora in una fase di assestamento. Sono arrivati molti giocatori nuovi, nelle ultime ore. Adesso possiamo cominciare a sviluppare le idee di gioco in chiave campionato». Resta poco tempo. «Me ne rendo conto, ma arriveremo al 13 di questo mese, giorno di Catania-Cosenza, senza dubbio migliorando condizione e intesa, rispetto a questa partita». Che le ha fornito qualche indicazione confortante. Per esempio nel gioco offensivo. «Al di là dei gol, in questo senso ci siamo mossi con maggior compattezza, anche se resta molto da fare». La fase di non possesso, specie nel primo tempo ha mostrato crepe. «Siamo un gruppo nuovo, non è una scusa, ma la verità. Alcuni meccanismi vanno migliorati in ogni reparto». E, visto che restano altri venti giorni per le trattative, arriveranno nuovi calciatori. «Due per reparto, questo è il discorso portato avanti dalla società». Innanzitutto manca un centravanti. «Arriveranno i calciatori che la società sta inseguendo. Fino a oggi sono stati acquistati i ragazzi che i dirigenti avevano segnato sul block». Paolucci sarà il prossimo? «Non lo, parlo di chi ho la fortuna di allenare». Calil non è un centravanti. «Può farlo, perché no: ha esperienza e fiuto per il gol». La sorpresa del giorno è Russotto. «Sta bene fisicamente, è un calciatore veloce». Si intende a meraviglia con lo stesso Calil. «Pian pianino avremo un’intesa migliore dappertutto». Ma lei, Pancaro, come farà a gestire questo avvio: tre partite in otto giorni, la penalizzazione, il ritardo di preparazione… «Andremo per tappe. Intanto pensiamo soltanto all’esordio del 13, in casa, con il Cosenza». Che è una squadra ben attrezzata. «L’ho già notato, anche nella scorsa stagione ha fatto bene». Certo che, però, partire con queste difficoltà. Quando ha firmato, Pancaro, si aspettava il contrario? «Ho firmato sicuro che Catania, al di là della categoria, è una piazza ambita e che vuole fare bene. C’è qualità, in questa squadra, bisognerà risolvere i problemi. Ce ne sono, ma in questi dieci giorni faremo l’impossibile per migliorare». Velocità e sovrapposizioni sulle fasce: recupero della posizione: è il suo calcio? «Le idee sono quelle, certo, l’importante è diventare solidi, concreti». Serviranno altre partite? «Servirà lavorare sodo ogni istante». E con il portiere come la mettiamo? Terracciano – che non ha giocato – resta o va via. Avete parlato? «Parlo con tutti ogni giorno, ho tre portieri che mi danno garanzie. Al resto pensa, e bene, la società». Una parola sul vostro avversario. «Il Gela (Eccellenza, ndr) è una formazione bene organizzata e allenata altrettanto validamente. A tutti i livelli chi gioca a calcio lo fa al meglio».