Dopo la gioia ottenuta in casa del Taranto, i ragazzi di Mimmo Toscano sono attesi da un doppio confronto casalingo contro Potenza e Sorrento, due squadre che in classifica si trovano a pochissima distanza dai siciliani. Tutto in discesa, si potrebbe dire. Manco per idea, considerati i numeri di questo Catania capace di entusiasmarsi e poi di deprimersi in preda a cambi d’umore repentini.
Ci sono dei dati infatti che dicono molto del percorso intrapreso da Castellini e soci, e si riferiscono al rendimento tra le mura amiche dei rossazzurri. Sulle 9 gare disputate fin qui dagli etnei in campionato, solo in 4 occasioni sono arrivate delle vittorie. In molti si ricorderanno l’exploit contro il Benevento, che sembrava potesse essere il preludio a una stagione vissuta da protagonista da Inglese e compagni. O i successi contro Monopoli e Altamura che davano l’impressione di una squadra che avesse acquisito i dettami del sergente di ferro Toscano. Fino al successo ai danni del Trapani che da molti era stato interpretato come un primo sintomo di guarigione da un periodo grigio caratterizzato da stop imprevisti e infortuni ricorrenti. Poi, poco altro.
Ma quello che va analizzato con attenzione è lo score di reti realizzato dai catanesi allo stadio “Angelo Massimino”. Se infatti si scorre la classifica si scopre che davanti al proprio pubblico la squadra di Ross Pelligra si scopre fragile e poco prolifica. Sono solo 7 le reti realizzate dal Catania in casa.
Paradossalmente il Catania fa meglio in trasferta dove i rossazzurri sono andati a segno ben 20 volte.
È chiaro che il Catania se vorrà provare a dare una svolta alla propria stagione, dovrà cambiare passo, e lo dovrà fare a partire da sabato prossimo quando alle 17,30 ospiterà il Potenza. L’obiettivo è conquistare l’intera posta in palio nelle prossime due uscite, per poter andare a godersi le vacanze natalizie in modo più sereno. Se fino ad ora la squadra catanese ha zoppicato, anche a causa dei tanti assenti per infortunio, adesso è arrivato il momento di accelerare e prendere la rincorsa per un 2025 da vivere a ritmi sostenuti.
Bisognerà premere sul gas se si vorrà provare a ribaltare il trend di questa prima parte di campionato e poi provare magari attraverso i play off a sbarcare in B. Ma servono i gol, e soprattutto servono i gol casalinghi.
Toscano non sa spiegarsi questa differenza di rendimento, sta lavorando sulle teste dei suoi ragazzi, inoltre insieme allo staff tecnico sta insistendo su alcuni aspetti tattici. La fame deve essere la prima caratteristica che deve avere la sua squadra tutta e gli attaccanti in particolare, il calcio d’altronde è un gioco semplice e per vincere le gare serve fare più gol dell’avversario.
Hai voglia a dire che le opzioni a centrocampo possono servire a mettere in campo un gioco più frizzante e spregiudicato. Serve in primis che gli attaccanti comincino a vedere la porta. Non è ipotizzabile che scorrendo la classifica dei marcatori etnei, dopo Roberto Inglese a quota 7 ci sia il vuoto. Matteo Stoppa sembra indemoniato in queste settimane, il ragazzo ex Samp ne ha siglati già 4, ma non è possibile che Gianluca Carpani centrocampista abbia realizzato le stesse reti di Adriano Montalto attaccante. E, cosa ancora più imbarazzante, che Filippo D’Andrea attaccante e Matteo Di Gennaro difensore, abbiano gonfiato la rete lo stesso numero di volte: 1.
Va anche detto che Toscano quasi mai ha avuto la rosa al completo, e questo lo abbiamo scritto e lo ripetiamo, ma è chiaro che dai suoi attaccanti si aspetti di più. Ecco spiegata la gioia manifestata da Toscano e da tutti i componenti dello staff dopo il gol di Montalto contro il Taranto.
Mancano eccome le reti di colui che era stato chiamato per dare forza al reparto d’attacco rossazzurro. Adesso che Toscano ha riabbracciato in mezzo al campo due senatori come Sturaro e De Rose potrà forse provare a gestire la squadra come se l’era immaginata in estate in fase di costruzione.