Catania in emergenza: ora pure il Picerno fa paura

Di Simone Toninato / 12 Ottobre 2019

Torre del Grifo. Quasi finito, ormai, il conto alla rovescia per una gara che i rossazzurri non possono permettersi di sbagliare. Non perché il Picerno sia poca cosa, ma perché la squadra etnea deve dimostrare che almeno tra le mura amiche non ha dimenticato come si vince.

Le due sconfitte in rapida successione, maturate rispettivamente al “Granillo” di Reggio Calabria e al “Liberati” di Terni, per di più contro due dirette concorrenti per il salto di categoria, hanno fatto precipitare l’umore della piazza. Per questo, in casa, i ragazzi di Camplone sono chiamati a una immediata inversione di rotta. Del resto, lo ha ripetuto lo stesso allenatore catanese, anche dopo l’ultimo ko esterno, che i “suoi” finché giocano al “Massimino” sono praticamente perfetti. Una rosa, consapevole della propria forza e capace di imporsi sugli avversari.

Lo stesso, dovrà avvenire contro la matricola allenata da Giacomarro, che segue a tre lunghezze di distanza.

OKAY IN CASA. È la classica partita da “dentro o fuori”, come si dice, una di quelle che se va come deve può far tornare il sereno in vista di altri due impegni sulla carta abbordabili, con Vibonese (fuori) e Bisceglie (in casa), prima del big match, questa volta da giocarsi sul proprio terreno, contro il Bari. Ma se, di contro, finisce male (il che vorrebbe dire anche pareggiare, in questo caso) non fa altro che acuire il malcontento provocato da un inizio di stagione alquanto balbettante.

Al “Cibali”, il Catania è a punteggio pieno, come lo sono, sui rispettivi campi anche Reggina, Catanzaro (ma le due calabresi ne hanno vinte 4 su 4, mentre gli etnei hanno giocato solo 3 volte di fronte al proprio pubblico) e Casertana.

Alla vittoria contro il Francavilla (2-1), ottenuta in rimonta, sono seguiti i successi contro Viterbese (1-0) e Cavese (4-0), per un totale di 9 punti e un saldo positivo (+6) in merito alla differenza reti, scaturito da 7 gol segnati e soltanto 1 incassato. Solo il Potenza, che in casa è l’unica del girone a poter vantare ancora la porta inviolata, ha fatto meglio in termini di reti subite. Ma ha commesso un mezzo passo falso nel pareggio per 0-0 contro la Leonzio. Risultato, il pari, ancora sconosciuto a Lodi e compagni, dopo 8 turni.

PICERNO CORSARO. Attenzione, però, perché il cammino esterno del Picerno non è male. I rossoblu, lontano dalla Basilicata hanno conquistato 5 dei loro 9 punti, per effetto di due pareggi, una vittoria e una sconfitta, al “Razza” di Vibo Valentia. Curiosamente, proprio il 3-1 patito in Calabria, è costato all’undici di Giacomarro un -1 nel computo della differenza reti in trasferta: 6 gol fatti, 7 presi. Meglio comunque del Catania, che nei 5 match disputati, ne ha subiti poco meno del doppio (13), e dei 10 realizzati 6 li ha messi a segno tutti insieme, nella vittoria inaugurale.

LE ULTIME. Restano i tanti infortunati. Fuori combattimento anche Di Molfetta – chi lo sostituirà? – ed Esposito. Neanche Saporetti sembra in grado di recuperare per dare manforte al reparto difensivo, insomma una squadra tutta da inventare e il problema maggiore riguarda chi ricoprirà il ruolo di esterno al posto dello stesso Di Molfetta. Non è escluso che Camplone sia pure costretto a cambiare modulo.

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Redazione
Tag: catania catania picerno serie c