Catania ha la miniera d’oro in panchina: chi entra poi segna (e dà punti)

Di Giovanni Finocchiaro / 22 Ottobre 2024

Chi subentra segna. Non è più una coincidenza, non lo è mai stata. Perché in quattro partite differenti i cambi di Toscano portano il Catania in rete e, di conseguenza, ad aggiungere punti in classifica. I cinque cambi, sfruttati al meglio dal Cannibale, hanno spesso cambiato il volto al match. Mosse studiate, a volte frutto di necessità. Ma chi va in panca non s’accomoda e sbadiglia. Segue e si tiene pronto.

La chiave Inglese

Chi ha beneficiato di questi momenti limitati nel tempo, facendo tesoro di esperienza e voglia di incidere è Roberto Inglese. I suoi subentri nei confronti con Juve Ng, Casertana e Foggia hanno poi portato il Catania a conquistare sette punti proprio nei tre confronti in cui il centravanti è andato a segno. Inglese sta ritrovando la condizione ideale. Pensate che ieri l’altro non doveva neanche giocare: “In settimana – aveva svelato l’allenatore dopo la gara di Foggia – Inglese non s’è allenato, rientrando solo in fase di rifinitura, il sabato. Dovevo tenerlo fuori, poi è servito alla causa e lui si è messo a disposizione”. Il suo gol a 3’ dal novantesimo è servito ad avviare la rimonta.

Quaini premiato

Un jolly come Quaini ha attraversato tutte le gestioni della stagione passata e ha fatto comodo anche a Toscano che lo ha utilizzato in mediana o in difesa a seconda delle esigenze. Dunque la rete segnata in quel di Caserta, allo scadere, legittimando e mettendo in sicurezza il successo, è stato il premio meritato che tutto il gruppo ha riconosciuto al giocatore.

Il rimpianto Giugliano


Peccato per l’episodio di Giugliano, un 3-2 che rappresenta fin qui l’unica sconfitta in campionato per il Catania. Ovviamente ci sono stati degli errori di lettura nelle azioni che hanno portato in gol i padroni di casa. Ma nella ripresa con i cambi, il Catania dal 3-0 (e partita che, al pari di quella con il Foggia sembrava chiusa) in poi ha cominciato a giocare come sa rimontando. Il gol di Verna ha acceso le ambizioni di un risultato impossibile, così come il 3-2 di Montalto su rigore. Se la gara fosse durata ancora dieci minuti, il Catania avrebbe vinto.

I 20 minuti kebab

A Caserta è esploso Jimenez, ribattezzato Kebab dai tifosi perché poi di nome fa effettivamente Kaleb. Ma in città quando un giocatore viene preso a simpatia, scattano anche questi meccanismi atti a distinguerlo. L’ex dell’Atalanta in 20 minuti ha segnato a Caserta e ispirato il gol di Inglese. Protagonista assoluto in pochissimi istanti. Toscano, poi, l’ha confermato dal primo istante anche in casa contro l’Altamura e il ragazzo ha fatto bene. A Foggia non è entrato in gara come sa fare. Capita.

A Foggia tra coraggio e fiducia

Il 2-2 di Foggia, senza tifosi al seguito e in un ambiente difficile anche per il lutto per la morte dei tre tifosi pugliesi, è un altro muro scavalcato grazie (anche) a un gol di chi è subentrato (Inglese) e alla prodezza di un Di Gennaro, vice capitano non per caso, che dalle retrovie si è sganciato per colpire la difesa avversaria al minuto 93. Il giorno dopo l’immagine proposta dalle tv e la foto pubblicata dal nostro giornale con il giocatore che non perdeva tempo per esultare correndo verso il centrocampo col pallone sotto il braccio, è diventata il simbolo di resistenza e professionalità. Quasi un fotogramma (non certo sbiadito) di un calcio romantico che premia chi ha il senso di appartenenza e lotta fino all’ultimo respiro.

La quinta asta per Torre del Grifo

Fissata per giovedì 14 novembre alle 13 la vendita telematica asincrona di “Torre del Grifo Village”, Quello della curatela fallimentare è il quinto tentativo, il prezzo base è di 9 milioni, con un’offerta minima che parte da 8 milioni e 100 mila euro.

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Pubblicato da:
Fabio Russello