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Catania, «colpo di grazia» al campionato: poker al Licata e +14 sulla seconda

Al triplice fischio è solo festa grande con i giocatori e i tifosi al Massimino: “La capolista se ne va” cantano tutti

Di Giovanni Finocchiaro |

Inizio roboante, una piccola disattenzione prima del riposo, una ripresa autoritaria. Il Catania batte 4-1 il Licata centrando il successo numero 11 di fila in casa, ma soprattutto allunga sul Lamezia che ha incredibilmente perso in casa contro l'Acireale. Ora il vantaggio sul Locri è di 14 punti, quello sul Lamezia di 16. Una distanza abissale alla vigilia di due trasferte (Vibo e Castrovillari) che potranno essere affrontate in tutta serenità.

Nei primi otto minuti, i rossazzurri realizzano due gol in fotocopia che mandano in estasi il pubblico del Massimino. Dalla bandierina (4' e 8') Lodi disegna traiettorie di ben altre categorie con una perfezione degne del campione che è. Sul primo s'avventa Sarao di testa e il centravanti si sblocca perché non segnava dal 23 ottobre scorso ed era capitato a Paternò. Il secondo gol è opera di Vitale, alla quinta marcatura stagionale, bravo a liberarsi in area avversaria.

I rossazzurri sembrano padroni del match e sfiorano il tris più volte con De Luca, Chiarella e Rizzo soprattutto. E quando il ritmo della gara sembrava vivere un momento di stanca, ecco il 2-1 ospite con Rotulo che sulla fascia sinistra supera la guardia di Rapisarda, la palla arriva al centro e Saito da due passi accorcia le distanze.

Nella ripresa i rossazzurri straripano anche in superiorità per il rosso a Vitolo. Palermo, sfruttando una manovra offensiva favorevole, indirizza all'angolino per il 3-1, il poker è il rigore di Giovinco per un fallo di Frisenna (espulso per un fallo in area sullo stesso Palermo). Entra Litteri dopo cinque mesi di stop per un fastidioso infortunio e il pubblico lo applaude: davvero – come ha detto Ferraro alla vigilia – si tratta di un acquisto nuovo sul mercato di gennaio.

Al triplice fischio è solo festa grande con i giocatori sotto i settori in festa. “La capolista se ne va” cantano tutti. E, visti i risultati provenienti da altri campi, il motivetto è più che mai appropriato. E fra l'altro il Lamezia dopo la batosta interna con l'Acireale ha anche esonerato l'allenatore.

Il tabellino

CATANIA-LICATA 4-1

CATANIA (4-3-3) Bethers 6; Rapisarda 6,5 (dal 37’ s.t. Litteri 6), Somma 6, Lorenzini 6, Castellini 6,5; Rizzo 5,5, Lodi 7 (dal 18' s.t. Palermo 7), Vitale 7; Chiarella 6,5 (dal 15' s.t. Forchignone 6), Sarao 7 (dal 34' s.t. Giovinco 6,5), De Luca 6 (dal 20' s.t. De Respinis 6). PANCHINA Groaz, Boccia, Di Grazia,  Privitera. All. Ferraro 7.

LICATA (3-5-2) Valenti 5,5; Vitolo 5, Calaiò 5,5, Orlando 5; Cusati 6 (dal 24' s.t. Garau 6), Mudasiru 6,5 (dal 43' s.t. Pedalino s.v.), Rotulo 7, Frisenna 6,5, Pino 5,5; Minacori 6, Saito 7 (dal 24' s.t. Cristiano 6). PANCHINA Sienko, Manna, Ficarra, Pecoraro, Puccio, Asata. All. Romano 6.

ARBITRO Catanzaro di Catanzaro 6,5 (Dervishi e Preci).

RETI Sarao (C) al 4', Vitale (C) all'8', Saito (L) al 34' p.t. Palermo © al 33' s.t. Giovinco © su rigore.

NOTE spettatori 14 mila. Espulso Vitolo al 25' s.t. e Frisenna al 33 s.t. Angoli 9-1.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA