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Catania Calcio, la fiducia di Bombagi «Stiamo crescendo ma niente promesse»

Di Redazione |

Torre del Grifo. Esordì il giorno di San Valentino, giocando 28 minuti contro il Lecce. Segnò il gol dell’ex nella sfida contro la Juve Stabia, ripetendo la piccola impresa a maglie invertite quando a Castellamare con la maglia stabiese decise la sfida d’andata contro i rossazzurri. Sbloccando peraltro quel digiuno di 527 minuti che caratterizzò la crisi di risultati nella seconda parte della stagione. Francesco Bombagi, classe 1989, si è guadagnato la riconferma. «Nell’incontro con il direttore Lo Monaco ho espresso la mia volontà di restare per fare parte di un progetto importante». Catania-Bombagi atto secondo con prospettive diverse. «Si respira un’aria nuova».

Il bilancio in questi primi giorni?

«Si sta formando un gruppo importante. Il tecnico sta lavorando molto sull’intensità, sul valore agonistico degli allenamenti».

Che risultati spera di conseguire?

«Sono tornato a ricoprire il ruolo d’interno di centrocampo, il tecnico mi chiede di agire tra le due linee».

Qual è stato l’approccio con il nuovo corso?

«Il direttore mi ha trasmesso grandi motivazioni, ti entra in testa. Ci ha chiesto di dare l’anima in campo. E noi siamo disposti a dargliela»

Il pensiero su Rigoli?

«Ha grande passione, il sangue dentro, ci chiede di non mollare mai, di partire subito forte. Insiste molto sull’agonismo e sulle motivazioni. In Lega Pro questo mix fa la differenza».

Cosa si sente di promettere ai tifosi?

«Le promesse sono campate in aria se non fai vedere nulla il campo. Voglio ottenere qualcosa d’importante».

Che campionato bisogna attendersi?

«Molto dipenderà dalla divisione dei girioni. Sicuramente il Foggia che ha mantenuto lo stesso assetto, poi c’è il Lecce che punta in alto. Noi siamo tra le grandi».

Il giudizio sull’amichevole?

«Considerando che era il primo test e giocavamo contro una squadra ben collaudata, possiamo essere soddisfatti. Sta nascendo un Catania importante, daremo del filo da torcere a tutti».

La concorrenza a centrocampo?

«Nella testa di un giocatore che vuole vincere c’è la competizione e questo può solo portare bene».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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