ll Catania è alla ricerca di una “casa” per gli allenamenti in attesa di discutere ed eventualmente risolvere il “nodo” Torre del Grifo, impianto che al Gruppo Pelligra interessa, ma per il quale si dovranno affrontare ostacoli per mesi e mesi. Mentre il Comune di Catania ha proposto alcune soluzioni, Zia Lisa e Nesima le più praticabili, da Misterbianco ecco arrivare una proposta. Forse due. Il sindaco Marco Corsaro, insediatosi a ottobre, si è messo a disposizione del gruppo siculo australiano: «In città abbiamo due strutture di buon livello. Il Valentino Mazzola, recentemente ristrutturato, con una buona accessibilità, con un parcheggio antistante capace di ospitare una sessantina di auto, con un altro parcheggio accanto alla sede dei Vigili Urbani. Abbiamo ristrutturato gli spogliatoi, così come stiamo per intervenire su quelli del palasport attiguo».
Il manto erboso è in erba sintetica, il Catania nuovo ne cerca uno fisso in erba naturale. Il sindaco ha una seconda proposta: «Il Toruccio La Piana è una struttura storica, il fondo del terreno è in terra battuta, ma possiamo anche ragionare insieme con un un investimento comune se ci fossero i margini, creando un terreno in erba anche in poco tempo. La struttura è baricentrica, facilmente raggiungibile dalla città. Anche in questo caso esistono spogliatoi, parcheggi». Insomma Misterbianco si schiera al fianco del rinnovato Catania: «Se c’è una volontà comune di collaborare saremo ben lieti. Di più: per noi sarebbe un onore ospitare il Catania nella stagione della rinascita».
Corsaro, è stato giocatore di calcio a 5 con l’Augusta in Serie B, da tecnico è stato allenatore del Misterbianco Csi che ha vinto il titolo nazionale: «La passione è rimasta, sono assorbito dalla politica, ma il Catania in città lo seguiamo con grande affetto e con orgoglio. Stiamo creando le condizioni per nuovi investimenti, la presenza del Catania sul nostro territorio potrebbe incentivare il rilancio economico dell’indotto».
Corsaro è anche pronto a dialogare con il Comune di Catania: un confronto leale e costruttivo per far accomodare Pelligra e la sua “squadra” all’interno di una struttura che sia funzionale.