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Calcio, sprint Catania: obiettivo quarto posto, ma c’è la Cavese da battere

Di Giovanni Finocchiaro |

LENTINI – A prima vista sembra tutto facile: il Catania dei quattro risultati utili di fila – tre sono vittorie – va in accelerazione gasata dai recenti successi su Avellino e Bisceglie. Certo, l’avversario di oggi a Lentini (si comincia alle 15) è la Cavese ultima della classe. Un compitino facile facile? L’apparenza a volte inganna, perchè se i rossazzurri dovessero commettere l’errore di sottovalutare i campani, andrebbero incontro a una giornata tremenda. Tutti giurano che non sarà così, servirà la massima concentrazione per ambire al quarto posto che, a questo punto, è davvero a portata di mano. O di pedata, fate voi.

Il fatto è che questa squadra è in continua emergenza. Basta scorrere la lista dei convocati diffusa ieri sera: Rosaia che sembrava sicuro tra i rientri è rimasto ai box. Sono stati convocati Izco per il centrocampo, Piccolo (ed è la prima chiamata dopo l’infortunio) per l’attacco, Tonucci per la difesa. Ma tutti e tre non hanno i 90 minuti. Il tecnico Raffaele (che ieri ha compiuto 45 anni) e il vice Cristaldi che s’accomoderà in panchina da “primo”, dovranno adattare per l’ennesima volta per costruire il 3-5-2 che ha dato ampiazza di gioco e risultati.

Che succede, dunque? Albertini è una delle soluzioni per il centrocampo a tre con Welbeck e Biondi sulla stessa linea. Calapai e Pinto fungeranno da quinti. La difesa a tre dovrebbe restare intatta (Silvestri, Claiton, Zanchi) a meno che non si voglia rischiare Tonucci. In avanti, assente Reginaldo per un guaio muscolare (lo avevamo anticipato giorni fa) il Catania dovrebbe ripresentare Pecorino e Sarao, anche se Emmausso ha buone possibilità di entrare in partita.

L’altra soluzione è il 4-3-3 modulo con cui si presenterà in campo la Cavese che avrà la punta di diamante nell’ex rossazzurro Russotto, schierato a sinistra nel tridente offensivo. In questo caso, Biondi verrebbe proposto avanti, in mezzo resterebbero i tre interni, Calapai o Albertini scalerebbero insieme con Pinto sulla linea difensiva. Si vedrà anche in corso d’opera quale sarà la soluzione tatticamente più utile.

Nei giorni di grande fermento per il passaggio di consegne dalla Sigi al gruppo Tacopina, operazione che sembra più vicina di quanto si possa immaginare anche per la riduzione del debito alla quale sta lavorando con grande impegno l’avvocato Augello, si parla anche di pallone. Guai se così non fosse. A Lentini, ancora campo neutro, il Catania deve dare continuità al proprio confronto. E peccato, ancora una volta, per l’assenza dei tifosi che avrebbero dato una spinta decisiva alle prestazioni del gruppo che, comunque, sta mostrando progressi in fatto di unità tra reparti e di finalizzazione. Due particolari che inducono all’ottimismo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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