PALERMO – Altro ribaltone al Palermo. Per trovare una soluzione per la panchina rosanero, di sicuro la più bollente di tutta la Serie A, la società ha avuto non poche difficoltà. Manca ancora l’ufficialità, ma a prendere il posto di Iachini dovrebbe essere – a meno di altri ripensamenti dell’imprevedibile Maurizio Zamparini – Walter Novellino, una vecchia conoscenza del presidente ai tempi del Venezia. Stavolta il “mangiallenatori” non ha esonerato nessuno, ma se Beppe Iachini è andato via a spingerlo sono state le dichiarazioni di Zamparini di lunedì e i contrasti sul modulo e sulla formazione che il presidente ha sempre cercato di “suggerirgli”.
A Zamparini non è andata giù la scelta di Iachini di lasciare a casa Aleksandar Trajkovski nella trasferta a Milano contro l’Inter e più in generale, secondo il presidente, non era più adeguato il solito 3-5-2 proposto dal tecnico marchigiano. Dissidi insanabili alimentati dalle nuove parole di Zamparini che ieri aveva rincarato la dose dicendo che Iachini «è un deficiente, a cui non interessa nulla del Palermo». Frasi troppo dure da digerire anche per chi, come l’ex allenatore rosanero, è abituato alle intemperanze del presidente.
Alla fine, dopo aver interpellato Davide Ballardini (non gradito da alcuni giocatori come Sorrentino e Maresca), il patron ha scelto Novellino, chiamato a una sfida difficilissima non tanto per la situazione di classifica del Palermo (quartultimo, con un punto di vantaggio sul Frosinone), ma soprattutto per la condizione psicologica della squadra che adesso dovrà fare i conti anche con una nuova preparazione atletica e una diversa guida tecnica. Intanto, i tifosi non l’hanno presa bene.
Dopo i commenti pieni di insulti alla gestione Zamparini – che hanno riempito social network e siti calcistici – sono passati all’azione con una protesta al campo d’allenamento di Boccadifalco. Mentre i calciatori si allenavano agli ordini di Giovanni Tedesco e Fabio Viviani, fuori i supporter intonavano cori contro la dirigenza e lanciavano petardi e fumogeni, controllati dalla polizia che da questa mattina aveva piazzato un blindato a presidio della zona. Spetterà adesso a Novellino far ricredere gli scettici e portare in salvo il Palermo, evitando il disastro annunciato della discesa in serie B.