CAGLIARI, 28 NOV – Cagliari senza vittorie da oltre un mese. Domani proverà a sfruttare l’occasione, in casa, contro il Verona: fischio di inizio alle 20.45. Davide Nicola non parla di spareggio o di gara decisiva. Anche se la speranza è quella di concludere con tre punti: “Voglio vincere sempre, ma non ragiono in base al mero risultato”, ha detto nella conferenza stampa della vigilia. “Chiaro che vincere ti dà felicità e fiducia, ma vincere è sempre difficile e oltre al risultato – precisa il tecnico – ci sono prestazioni e aspetti chiave da analizzare. La classifica parla chiaro, noi dobbiamo essere convinti che ci sono partite che possono darti una spinta preziosa, ma fino alla fine nessuna partita sarà decisiva. Quella di domani, come a Genova, è una gara che può darti tanto, ma non sarà decisiva come non lo saranno le successive”. Tutta la rosa a disposizione, ora tocca a Nicola fare le scelte. “Sarà una gara tosta, difficilissima – ammette – L’Hellas Verona ha vinto due scontri diretti contro Genoa e Venezia, ha messo in difficoltà molte compagini più attrezzate, sanno cosa fare e per noi sarà un’opportunità per migliorare certe dinamiche, cosa già fatta a Genova. Domenica abbiamo fatto passi avanti in fase di transizione, dobbiamo però essere più precisi e rapidi, ancora non occupiamo gli spazi al meglio, ma bisogna continuare così come fatto in questi giorni, con il focus sulla transizione offensiva e l’attenzione in generale in fase di non possesso specie in zona gol, perché ancora subiamo delle reti che non possiamo permetterci”. “Ciò che sarà decisivo – spiega l’allenatore rossoblu – è la determinazione in zona gol, nei duelli, nelle transizioni, non amo la parole gestire, preferisco che la squadra capisca i momenti, quando spingere e quando ragionare, con grande attenzione e maniacalità nell’occupazione degli spazi, con equilibrio, perché ogni palla può essere decisiva e può fare la differenza”. Marin trequartista? “Non scarto mai nulla – risponde Nicola – sarebbe una bella intuizione e sfida, non è proprio la sua posizione ma ha abilità tecniche per l’ultimo passaggio, forse in posizione così avanzata perderebbe qualcosa nello spazio per l’inserimento. In mediana Makoumbou e Marin hanno maggiore esperienza internazionale degli altri, vorremmo dare più spazio anche a Prati ma non tutti possono giocare e non possono giocare sempre per un lungo minutaggio”.