PAGANI – È spossato Andrea Sottil anche se cerca in tutti i modi di nasconderlo. La tensione accumulata durante la partita con la Paganese è stata tanta e lui è uno di quei tecnici che vivono intensamente e freneticamente il match. Se poi a questo aggiungiamo il tipo di gara che si è giocata al “Marcello Torre”, bisogna più che comprendere la tensione dell’allenatore rossazzurro che comunque continua a mietere successi dappertutto.
Un Catania dai due volti a Pagani? Non proprio, piuttosto dopo una partenza sfavillante con la Paganese messa alle corde tanto che già si assaporava una goleada rossazzurra da sei-sette reti, c’è stato un calo di concentrazione, ma niente di preoccupante. Non dimentichiamo che questo Catania è partito in ritardo in campionato per colpa di chi gestisce il calcio e nulla si può rimproverare ai rossazzurri soprattutto nelle fasi iniziali.
«Siamo partiti bene, ben concentrati – è ora proprio Andrea Sottil a parlare – e abbiamo preso in mano la gara nel giusto modo. La prima mezz’ora credo che si commenta da sola».
Sottil abbiamo notato che da quando c’è lei, Lodi, che tecnicamente non si discute, ha ritrovato una grande serenità interiore. All’inizio è stato lui il trascinatore mettendo il suo zampino in ogni occasione.
«Questo mi fa piacere. Lodi dietro le punte svolge un lavoro preziosissimo, fungendo da raccordo tra centrocampo ed attacco, anche se è molto bravo a piombare in area di rigore, permettendo a un altro centrocampista di alzarsi. Ha fatto bene Ciccio ma anche gli altri sono stati protagonisti di un primo tempo ad alti livelli».
Poi all’improvviso qualcosa non è andata per il verso giusto. A cosa lo attribuisce?
«La verità è che dopo il 3-0 ci siamo ci siamo rilassati un po’ e il loro primo gol ci ha fatto rientrare negli spogliatoi deconcentrati, leggermente timorosi. Succede, ma sappiamo tutti che dobbiamo migliorare e che non siamo al meglio della condizione».
L’abbiamo vista agitatissimo ai bordi del campo. Ha temuto che la Paganese potesse pareggiare?
«In tutta sincerità le dico no. Sì, è vero, ci sono state troppe pause, ma la partita l’abbiamo sempre avuta sotto controllo».
La punizione di Scarpa ha fatto venire i brividi però: non lo neghi.
«In un certo senso abbiamo corso qualche rischio, ma accade in tutte le partite. Non ho avuto timore di perdere, certo non ho visto l’ora che la squadra segnasse il quarto gol ed è stato bravo Curiale a chiudere i conti. Nessuno però può mettere in dubbio che questa vittoria non sia stata meritata, anzi abbiamo strameritato i tre punti. La serie C è fatta di tante partite simili, accade di tutto e può capitare di accusare la stanchezza come è successo a noi a un certo punto della gara. In questa categoria non si può mai abbassare l’attenzione».
Curiale e Marotta insieme? Ha visto che posso convivere?
«Mai detto il contratto, semmai ho parlato di un problema di modulo. Curiola e Marotta stanno giocando assieme ed è un tandem ben assemblato».
Si è pure visto Llama per la prima volta in campionato. Un suo giudizio?
«Sono innanzitutto contento del suo recupero perché si tratta di un giocatore che mi consente di adottare altre soluzioni in attacco. Dobbiamo pur sempre variare, il campionato è lungo».
La difesa ci è sembrato il settore che andato incontro a pause più frequenti.
«La nostra difesa oggi ha fatto bene, ma io sono convinto come del resto lo sono pure i ragazzi che si può fare ancora meglio, abbiamo margini di miglioramento notevoli. Il nostro potenziale consente di poterci esprimersi su standard notevoli».
Sottil, la seconda tappa del tour de force è stata superata, ma adesso martedì ci sarà la trasferta di Monopoli alla quale è legato un brutto ricordo da cancellare in fretta e riguarda lo scorso campionato. Sarà di sicuro un’altra battaglia?
«Lo so, lo so e io tra qualche ora penserò già alla partita con i pugliesi. Non mi stancherò mai di ripetere che preferisco guardare poco la classifica e ragiono gara dopo gara».