I tempi amari e l’ansia estiva per un sogno che per colpa di un sistema calcio malato non è diventato realtà – ci riferiamo al mancato ripescaggio in Serie B, un diritto negato al club etneo – appartengono ormai al passato e sono già stati dimenticati.
Il Catania partito “in ritardo” non certo per sua volontà nel campionato di Serie C, dopo appena cinque partite è già alla ribalta nazionale. I numeri parlano chiaro, al di là di qualche allarme infondato e del tutto fuori luogo, nocivo alla squadra di Andrea Sottil che sempre a causa di chi gestisce lo sport, sta affrontando un tour de force da far venire i brividi giocando tre partite a settimana per recuperare le gare a suo tempo rinviate proprio per il malfunzionamento di un sistema calcio malato e la lentezza della giustizia non solo sportiva ma anche ordinaria.
I 50 fedelissimi sostenitori rossazzurri che l’altro ieri hanno lasciato esultanti lo stadio di Pagani – stadio si fa dire, meglio chiamarlo sempre campo sportivo nonostante sia stato rinnovato nel tempo tanto da renderlo irriconoscibile – rispecchiano l’inizio travolgente del Catania che in cinque partite ha vinto 4 gare di cui ben due in trasferta e ottenuto un pareggio. Tredici punti strameritati – come diceva lo stesso Sottil alla fine della partita di Pagani – altrettanti gol segnati con una media di 2,6 a partite: cosa si può chiedere di più a un tecnico e a dei giocatori che stanno andando oltre le migliori attese?
Catania calcistica stavolta imbocca sul serio la via del rilancio grazie a una proprietà che non si è mai messa da parte neanche nei momenti più burrascosi, all’impegno dell’amministratore delegato Pietro Lo Monaco tornato a Catania per vincere una scommessa con se stesso e che ieri ha festeggiato felicemente il suo 64° compleanno – auguri anche da parte nostra – e a un direttore sportivo, Christian Argurio, che sta mostrando il suo innegabile valore non solo dirigenziale ma pure da talent scout.
QUEL CALO INATTESO. Pagani è stato l’ultimo atto dell’avvio spavaldo in questa stagione dei rossazzurri che dopo un quarto d’ora al “Marcello Torre “ avevano già realizzato una tripletta. Ancora una decina di minuti d’egemonia rossazzurra e poi un calo per certi versi fisiologico, probabilmente di natura psicologica e la fortuna nel frattempo sorride subito all’avversario che trova prima un gol grazie a un capolavoro di un suo giocatore, Parigi, che raccoglie un corner e poi a inizio di ripresa una magistrale punizione battuta da Scarpa. Il calcio vive soprattutto di episodi ed è bello proprio per questa sua imprevedibilità.
Il calo del Catania si trasforma così in sbandamento, un black out di media durata, ma una squadra quando è unita e vale sa rialzarsi proprio nei momenti difficili quando può contare su un portiere con i fiocchi che salva il risultato – super Pisseri – e gli altri giocatori che reagiscono.
Fa bene Andrea Sottil a dire che nonostante i numeri esaltano già la propria squadra, il Catania ha ampi margini di miglioramento e molti singoli giocatori non sono al massimo. E andando via dallo stadio di Pagani lo abbiamo visto parlare con Argurio proprio delle lacune da colmare, di certe potenzialità inespresse. Siamo sicuri che il tecnico rossazzurro abbia riflettuto molto sulla pausa prolungata di sabato, su una difesa da registrare e su certe ingenuità da eliminare sia sul piano tecnico-tattico che su quello psicologico.
ROSSAZZURRI IN PUGLIA. Il Catania subito dopo la vittoriosa trasferta di Pagani si è spostato verso la Puglia. I giocatori di Sottil ieri mattina hanno svolto in mattinata il primo allenamento in vista della sfida con il Monopoli, in programma domani sera alle ore 20,30 al “Veneziani”: classica seduta di defaticamento e rigenerazione per i rossazzurri schierati fin dall’inizio al “Torre”; lavoro ad alta intensità ed esercitazioni in fase offensiva per gli altri atleti disponibili. Domami mattina seduta di rifinitura che servirà a Sottil per sciogliere gli ultimi dubbi ma se c’è forse una certezza è quella di una conferma del tandem d’attacco Curiale-Marotta che sta facendo faville. Che le due punte potessero formare una forte coppia d’attacco lo abbiamo scritto in tempi non sospetti e che Davis fosse un bomber vero lo scoprimmo subito un anno fa di questi tempi quando sostenemmo che era Curiale e non Ripa l’uomo gol del Catania. Ricordi passati comunque, adesso abbiamo finalmente i nuovi gemelli del gol rossazzurri che avvicinano i rossazzurri lì dove vogliono tornare.