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Calcio Catania, squadra e tecnico contestati: dopo la festa, nella notte esplode la rabbia
CATANIA – Trentacinque minuti oltre la mezzanotte: centinaia di tifosi sono assiepati in via Ferrante Aporti, nella zona in cui transitano ed escono il pullman della squadra e le macchine dei giocatori e dei dirigenti. Esplode una lunga contestazione nei confronti del Catania che manca l’appuntamento con la vittoria della speranza.
I sostenitori si portano a ridosso della porta carraia e partono i cori di rabbia. Tutti nel mirino: società, giocatori, allenatore: «Senza dignità, siete senza dignità» lo slogan più morbido lanciato alla fine della partita. Un vociare che dura, dicevamo, ben oltre la mezzanotte e che rispecchia la delusione e la grande rabbia di una città che per una sera ha sognato un successo epico.
Altrimenti non avrebbero risposto in 18 mila all’appello della giornata rossazzurra, altrimenti non sarebbe state organizzate coreografie di respiro europeo. E quando scriviamo Europa non esageriamo. Chi legge e non c’era non potrà capire il modo e l’intensità, la risposta di una città che si è stretta attorno alla squadra rinnovando la fiducia a una squadra che, invece, ha fallito tutti gli appuntamenti importanti, reagendo sempre, certo, ma inseguendo fino a un nuovo stop.
I tifosi gridano, non si muovono dalla zona di via Ferrante Aporti. Arrivano le auto di Polizia, Carabinieri, dei Vigili Urbani. Si vigila e si controlla, ma i tifosi pur arrabbiati non vanno oltre le urla contro tutti quanti. Lucarelli è nel mirino. C’è chi chiede le dimissioni, chi mette l’accento sulla tenuta mentale di un gruppo che si ferma sul più bello e che ora rischia di subire un contraccolpo psicologico dannosissimo in chiave spareggi.
Ai catanesi questa sconfitta ha fatto crollare il mondo addosso e tutte le speranze di finire in gloria il campionato. E finirlo il 6 maggio. Adesso, invece, è a rischio il secondo posto e bisognerà ripartire, faticosamente, ma con molta lucidità. E con la rabbia che in molti tratti di questa partita è mancata del tutto.
La notte della festa, poi la coda di rabbia. I tifosi vanno via delusi e per tutta la settimana si parlerà di questa sconfitta. Poi, Matera: arriverà la riscossa?COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA