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Calcio Catania, la Sigi non molla e nomina un nuovo Cda: ma restano le incognite

Di Giovanni Tomasello |

L’atto finale di quest’ingarbugliata vicenda riguardante il club rossazzurro che tiene con il fiato gli impareggiabili tifosi del Catania, è stato fissato per giovedì 23 luglio quando dovrebbe svolgersi il bando per l’acquisizione della società etnea. Usiamo il condizionale perché non si può escludere che la procedura competitiva venga annullata.

Troppi i sospetti, piuttosto delicata di alcuni soci -ormai ex – che avevano aderito al piano per il rilancio del club e dietro le quinte non sappiamo a che titolo abbiano agito altri soggetti. Troppa confusione attorno al Catania e fiumi di parole con notizie del tutto false.

Da mesi la Sigi era comunque riuscita a riaccendere la speranza nei tifosi etnei, con l’impegno di avviare il rilancio del Catania e invece a una decina di giorni dal bando la Finanza ha accertato che tra i soci della nuova società per azioni c’erano alcuni che ora dovranno difendersi da accuse pesanti.

Ecco che la cordata nota come il gruppo di Pagliara e Pellegrino è tornata sui suoi passi. Chi siamo ormai sicuri che uscirà di scena è proprio il primo che nei prossimi giorni annuncerà il suo ritiro assillato fra l’altro dai suoi frenetici impegni nella Capitale dove peraltro vive. Fabio aveva sposato il progetto nonostante si trovasse in terapia intensiva a lottare contro il coronavirus, compiendo un vero gesto d’amore nei confronti della sua città ed è ovviamente rimasto colpito da quanto scoperto dalla Guardia di Finanza. Pagliara ieri sera non ha neanche partecipato ieri sera alla riunione della Sigi essendo fra l’altro già rientrato a Roma.

Bisogna pure tenere presente che l’azionariato diffuso – si tratta di una considerazione personale – non ha mai trovato terreno fertile delle nostre parti e in, special momento, nel calcio di un certo livello, un Catania abbinato a uno dei migliori centri sportivi d’Europa -ci stiamo ovviamente riferendo a Torre del Grifo – ha bisogno di ingenti risorse.

Feriti nell’orgoglio i componenti della Sigi ieri sera si sono riuniti azzerando come primo atto il Cda. La riunione svoltasi nello studio legale Ferraù si è conclusa nella notte con la formazione del nuovo Consiglio di amministrazione che verrà ufficializzato oggi tramite un comunicato stampa in cui verrà reso noto l’intero organigramma e l’ingresso di 5 nuovi soci.

Ciò lascia intendere che la Sigi non intende mollare e parteciperà al bando per l’acquisto del Catania.

Presidente è stato nominato l’avv. Giovanni Ferraù, gli altri due componenti sono La Ferlita e Nicolosi: l’obiettivo resta il rilancio del Catania ma si spera nell’ingresso di nuovi soci perché l’impegno economico sarà molto gravoso.

Tre le società che ieri sera hanno presentato il loro recesso: una collegata a Paladino – uno degli arrestati – e altre due società il “Consorzio Logatrans” e il “Consorzio In&Out” per una quota del 10%.a misura possibile.

E ora quindi cosa accadrà? Il Tribunale potrebbe anche accettare il piano di rientro di Finaria con la squadra che sarebbe iscritta intanto al prossimo campionato – verranno ovviamente pagati gli stipendi – in attesa di nuovi sviluppi o di imprenditori che abbiano le risorse necessarie per avviare un vero progetto di rilancio, ma purtroppo ancora non può neanche escludersi il fallimento.

Si spera, inoltre, qualche sorpresa al momento del bando e cioè l’interessamento di imprenditori di grosso calibro.

Non ci stancheremo mai di ripetere correndo pure il rischio di diventare monotoni che comunque andranno a finire questa lunga telenovela, il rilancio del Catania richiederà tempo perché c’è una squadra da rinnovare totalmente, oltre all’ingaggio di un nuovo allenatore visto che il buon Cristiano Lucarelli difficilmente resterà corteggiato com’è da alcune squadre di Serie B.

A Catania non ci resta che sfogliare la margherita aspettando per ora il 23 luglio, ma ci saranno sicuramente poi altre date e relative scadenza da rispettare. Un’altra estate bollente. Se non è telenovela questa.

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