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Calcio Catania, il caso Biagianti-Bucolo-Marchese finisce davanti alla giustizia federale

Di Giovanni Finocchiaro |

CATANIA – Non ci sarà perdono e neanche riabilitazioni o riavvicinamento, almeno per l’ad del Catania, Pietro Lo Monaco. Il dirigente napoletano è intervenuto stasera a Corner per ribadire la posizione della società nei confronti dei calciatori Marchese, Biagianti e Bucolo, misteriosamente sospesi delle convocazioni per motivi disciplinari. 

«Si occuperanno del caso gli organi federali – ha detto Lo Monaco a Telecolor – In avvio di stagione avevamo stabilito regole di comportamento ferree, che sono state violate. Non abbiamo voglia di tollerare il minimo errore, questo tutti i giocatori lo sanno». Le parole di Lo Monaco fanno capire che i tre giocatori rossazzurri saranno o sono già stati deferiti dalla società agli organi di giustizia federale.

E ancora Lo Monaco ha spiegato: «La battuta d’arresto accusata a Potenza ci ha fatto rivedere antichi fantasmi, il martedì abbiamo avvisato che avremmo combattuto eventuali problemi, poi abbiamo ribadito e preso provvedimenti».

Nello specifico Lo Monaco non è voluto entrare nel dettaglio della vicenda che ha portato all’esclusione di Biagianti Bucolo e Marchese, sebbene ci sia tanta curiosità tra tifosi e addetti ai lavori che vorrebbero sapere cosa è successo e cosa ha portato la società a prendere una decisione così determinata.

Lo Monaco ha comunque chiarito che il Catania non interverrà sul mercato degli svincolati, che ha già pagato i 600 mila euro di debiti nei confronti di Iva ed Erario e che una promozione in B, obiettivo che resta aperto, aggiusterebbe molte cose non solo sul piano tecnico. Ieri intanto Sarno si è operato al menisco: operazione senza intoppi, rientro previsto tra meno di un mese.

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