CATANIA – A prescindere dalla gara persa oggi a Monopoli, che non farà altro che peggiorare le cose, è altissima la tensione nell’ambiente rossazzurro. Ad alzare i toni un comunicato diffuso ieri dai tifosi del Catania che in sintesi dicono di essere molto delusi dalla gestione della società e, senza mai nominarlo, puntano il dito contro l’amministratore delegato Pietro Lo Monaco. Che il dirigente della società etnea sia inviso a una parte del tifo organizzato rossazzurro è cosa nota, ora però sembra che i tifosi abbiano perso la pazienza.
A Lo Monaco i supporter rimproverano di non aver fatto nulla per portare il Catania in serie B: «Se siamo rimasti in C è perchè un dirigente a gennaio ha utilizzato dei mezzucci per non completare l’organico. E come al solito non si è assunto le responsabilità». «Lui è sempre contento della squadra – scrivono i tifosi -. Pure quando le lacune in organico sono evidenti come i buchi nel formaggio svizzero».
I tifosi accusano Lo Monaco anche di parlare di risanamento della società solo per farsi bello e sviare l’attenzione dai veri problemi della squadra: «Questa società ha straparlato di risanamento. A convenienza. A seconda dei momenti ed usando questo argomento delicato come evidente pretesto. In C non avete risanato un cavolo di niente. Rimanere in C – dicono – ha causato e causa ulteriori danni».
I supporter del Calcio Catania fanno capire di aver atteso, fiduciosi, fino ad oggi. Prima i play off, poi il mercato, poi la campagna abbonamenti. Ma adesso come detto la pazienza è finita: «Ora è il momento che la proprietà e chi la rappresenta nel consiglio di amministrazione si confrontino con la città». E i tifosi chiamano a rapporto anche il presidente Franco.
«Pretendiamo risposte e le vogliamo adesso» aggiungono i tifosi del Catania che fanno capire anche di essere ponti a togliere il loro sostegno. «La squadra va protetta e sostenuta, non lasceremo senza il cuore, il fiato, l’entusiasmo e la passione i ragazzi che vestono i nostri colori». Ma «avremmo potuto lasciarvi soli. Non costringeteci a farlo», concludono.
Immediata la risposta, stizzita, di Pietro Lo Monaco che tramite il sito internet del Calcio Catania ha diffuso una lunga lettera aperta che è anche una replica, rabbiosa, al comunicato dei tifosi. «Ora mi sono rotto le scatole. Ho pazientato fin troppo, nel sopportare i continui attacchi di chi non sa nemmeno cosa significhi, amare la propria squadra» esordisce il dirigente rossazzurro che poi accusa gli autori del comunicato di non essere tifosi del Catania, sia perché non si sono mai «dissociati da certi comportamenti che hanno portato discredito alla città di Catania» e sia perché – secondo Lo Monaco – non si comprende in che modo sostengano la squadra: «Ma come lo fate? Con gli insulti? Con certi cori intimidatori? Con le contestazioni feroci? Spiegatemi: queste cose hanno a che fare con l’amore? Grazie al Catania, voi siete protagonisti: dovete dire grazie al Catania, non viceversa», sottolinea l’amministratore delegato.
Che poi ricorda ai tifosi i traguardi sportivi raggiunti sotto la sua gestione, dalle stagioni in serie A fino alle promozioni in B sfiorate negli ultimi anni, ma anche i traguardi economici, da Torre del Grifo fino al fallimento evitato. «In questi anni abbiamo anche recuperato credibilità ad ogni livello e in tutte le sfere calcistiche italiane. Non abbiamo vinto il campionato, è una colpa – ammette Lo Monaco – ma ci proveremo sempre, ancora, continuamente»
Per concludere l’amministratore del Catania ricorda tutti i pagamenti e le scadenze che la società sta onorando. E spiega: «Sono queste, però, le cose che tengono in vita il Catania, sapete? Vorrei dirvi tantissime altre cose ma sarebbero lettera morta, probabilmente. Posso soltanto augurarmi che smettiate i panni dei protagonisti a tutti i costi e diventiate veramente tifosi del Catania. Sarebbe bello». Ma «se volete continuare sulla solita strada – chiude Lo Monaco – con questa lettera vi ho servito il nemico. Continuate pure a prendervela con me, lasciate stare la squadra».