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Calcio: Abodi, sulle plusvalenze serve un autoregolamento

Ministro, emendamento proroga concessioni fermato in Parlamento

Di Redazione |

L’AQUILA, 17 FEB – Il ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi, a L’Aquila per una serie di incontri su Centro di formazione del Servizio civile universale che sorgerà nel capoluogo, è intervenuto a margine sul tema delle plusvalenze fittizie e sulla proroga delle concessioni televisive. “Sul tema in generale di una cattiva gestione di alcune società calcistiche – ha detto – prima di tutto nel rispetto dell’autonomia, mi auguro che ci sia un’autoregolamentazione all’interno del sistema federale. Tenendo conto anche di ciò che viene fatto a livello europeo. Resta – ha aggiunto – il tema della competitività: regole comuni e miglioramento della normativa interna nello sport, nella fattispecie il calcio, in modo che ci possa essere un’equa competizione a livello nazionale e internazionale, anche contrastando le patologie gestionali e fornendo strumenti che garantiscano l’equa competizione, perché a volte si determinano condizioni che non garantiscono una competizione corretta”. “Ma questo – ha sottolineato – entrerà a far parte così come il tema del sistema radiotelevisivo, audiovisivo collegato allo sport di un provvedimento che cercherò di elaborare insieme ad altri colleghi perché il tema è interdisciplinare, di concerto con la Lega di A, la federazione e le altre leghe calcistiche. Un gioco di squadra che quasi mai si è praticato, tanto più nell’ambito del sistema radiotelevisivo e delle piattaforme digitali, che genera risorse finanziarie non soltanto per la Serie A: il 10% di questo fatturato viene redistribuito all’interno di tutta la filiera calcistica ed è parte importante del contributo pubblico che si alimenta con il 32% della fiscalità sportiva che ogni anno lo Stato reinveste nel sistema dello sport italiano”. “Per quanto riguarda il tema della bocciatura dell’emendamento sull’eventuale estensione per due stagioni sportive dei contratti con i licenziatari TV e OTT per la Serie A – ha concluso il ministro – ricordo che il Parlamento ha ritenuto non opportuno procedere e mi posso limitare a dire che condivido pienamente questa decisione”.

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