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Atletica:Europei U.18;fenomeno Furlani,dopo lungo vince alto
Saltatore reatino dà spettacolo, e fa una doppietta sensazionale
GERUSALEMME, 07 LUG – Fantastico Mattia Furlani. Arriva la seconda medaglia d’oro agli Europei under 18 di Gerusalemme per l’azzurro con il trionfo nel salto in alto, dopo lo strepitoso successo nel lungo di martedì sera. È una doppietta sensazionale, in una splendida mattinata per la squadra italiana che festeggia anche due argenti nella marcia. Ma il protagonista è ancora il reatino, atleta-simbolo della manifestazione per aver conquistato due titoli individuali. E ancora con una prova di carattere e di qualità agonistiche straordinarie. Il salto vincente è a 2,15 alla seconda prova, una quota che soltanto l’azzurro riesce a superare dopo aver rischiato di rimanere fuori dal podio. Alla misura precedente di 2,13 sbaglia per due volte, in una gara iniziata senza problemi a 2,04, 2,08 e 2,11, e si ritrova quinto in classifica, prima di andare a segno con il terzo e ultimo tentativo per risalire al terzo posto provvisorio. Poi il colpo di classe del talento allenato dalla mamma-coach Khaty Seck e dal papà ex altista Marcello (2,27 di personale) non lascia scampo agli avversari: secondi a pari merito il cipriota Michalis Christofi e il polacco Jakub Walecki con 2,13, quarti il greco Andrea Mita e l’altro atleta di Cipro, Georgios Yiazos, sempre a 2,13. Due su due per il 17enne cresciuto nella Studentesca Rieti Milardi, da poco entrato nelle Fiamme Oro, che si cimenta anche in un salto nullo a 2,20 cercando di migliorare il record personale (2,17 nella scorsa stagione) e poi decide di chiudere la gara. Una gioia che si aggiunge a quella del salto in lungo di due giorni fa, dominato con il clamoroso balzo a 8,04 dal capitano della squadra azzurra. “Provo un’emozione unica. L’oro nel lungo era già qualcosa di straordinario – racconta Mattia Furlani – e vincere ancora è incredibile. È stata una gara difficile, perché ero stanco dal punto di vista muscolare. Ma sono riuscito a riprenderla al punto giusto nonostante gli errori, il salto a 2,15 era davvero bello e l’importante era conquistare l’oro. Ma ero sicuro di andare forte in entrambe le gare, per questo ho scelto di farle tutte e due. A spingermi anche gli altri azzurri che hanno fatto un tifo assurdo, sono orgoglioso di essere il capitano”.