ROMA, 27 GIU – “Vorrei spiegare quel che e’ successo, perchè in giro vedo tante interpretazioni. In primo luogo ci tengo a scusarmi, perche’ ho reagito a una provocazione e questo e’ sbagliato. Non bisogna mai scomporsi, non ho dato un buon esempio a chi mi guardava”. Gianmarco Tamberi, campione olimpico ex aequo con Barshim nell’alto, a Tokyo, ieri ha dovuto affrontare un altro spareggio, per definire il vincitore dei campionati italiani, a Rieti. E’ finita con una sua vittoria su Marco Fassinoti, ma anche con un ‘vaffa’ esplicito di stizza a fine gara. Ripreso dalle telecamere tv. Sull’episodio e’ voluto tornare oggi l’olimpionico, spiegando in un messaggio Instagram “qualche retroscena, perche mi dispiace esser tacciato di antisportività, io che della sportivita’ ho fatto una regola”. “Ho reagito a una provocazione in un momento della gara di massima tensione: voglio chiedere scusa a tutti, quelli presenti e quelli che seguivano dalla tv – l’esordio di Tamberi – Sono stato provocato e sono caduto nella provocazione. Detto questo, vorrei andare nel dettaglio. E’ stata una gara che si e’ decisa allo spareggio, tra me e Fassinotti. Avrei voluto saltare molto piu’ in alto, perche’ era la mia ultima prima del mondiale. Marco sapeva quanto ci tenessi. Invece è andata diversamente, ho avuto difficolta’ durante tutta la gara”. “Quando ho saltato 2.26 e ho vinto, la gara non poteva continuare, l’asticella non si poteva piu’ alzare – ha proseguito Tamberi, definendo una “menzogna” che avesse chiesto ai giudici prima dello spareggio di saltare un’altra misura, oltre quella finale -. Quando sono sceso dal saccone, sono andato incontro a Marco per stringere la sua mano e congratularmi della sua buona prova. Lui mi ha guardato con un sogghigno e mi ha detto ‘tanto non puoi’ andare avanti’, come a dire ‘avrai anche vinto ma non ottieni quel che cercavi’. Io a quel punto non ci ho visto piu’, anche perche’ mi aveva stuzzicato per tutta la gara ed era successo anche in passato . Tante volte, prima delle gare. mi ha detto ‘tanto non ce la puoi fare”. “Non bisogna mai scomporsi – la conclusione dell’azzurro – Mi dispiace, ma sentirmi dare dell’antisportivo…”