BERGAMO, 26 MAR – “Sono contento di aver aiutato la
squadra, è una cosa emozionante. Far parte dell’Atalanta è
qualcosa che non posso descrivere a parole”. Moustapha Cisse, in
gol nella vittoria di misura a Bologna domenica scorsa, s’è
rivelato per la prima volta ai canali ufficiali del club
nerazzurro.
“Non riesco ancora a crederci, ho segnato alla prima
convocazione e all’esordio. Mi dicono tutti che è stato un bel
gol, ma è il risultato del lavoro collettivo – continua
l’attaccante della Guinea -. L’ho dedicato a mia madre che mi ha
chiesto di fare un gesto per lei. Mi ha detto: ‘Fai quello che
sai fare, siamo tutti con te'”. Dai Rinascita Refugees, la
squadra dei profughi del Salento, a Bergamo, il passo non è
stato breve: “A Lecce guardavo l’Atalanta in tv, seguendola
dalla stagione 2019-2020: impressionante, l’ho anche vista in
campionato a Lecce. L’estate scorsa mi hanno riferito che
sarebbe venuto a vedermi un direttore della società e pensavo a
uno scherzo: io giocavo solo per divertirmi in estate”. Infine,
l’esordio alla seconda convocazione: “Gasperini mi ha fatto
chiamare dal mio mister (Massimo Brambilla, ndr) durante un
allenamento della Primavera. Mi è stato detto: ‘Va’ e quello che
sai fare, tutto andrà bene – chiude il diciottenne -. Col Genoa
sono rimasto in panchina limitandomi al riscaldamento, mi
aspettavo già qualche minuto finale. Adesso devo continuare a
lavorare, è solo l’inizio di una grande opportunità”.