Un “partitazo” vero e non solo perché regala all’Akragas una vittoria forse decisiva per la salvezza ma anche perché stavolta i biancazzurri – alla migliore prestazione all’Esseneto di quest’anno – l’hanno interpretata con garra e coraggio per tutti i 90 minuti. Mai pause, sempre concentrati e rischi “normali” tenuto conto che l’avversario era il Casalnuovo, quarta forza del campionato. Una partita della svolta e forse non è un caso che sia stato Litteri il match winner con il tap in che al quarto d’ora del primo tempo ha permesso di segnare il gol alla fine decisivo.
Akragas con un quasi inedito 4 2 3 1 con Litteri davanti a fare a sportellate e Di Mauro Gonzalez e Puglisi alle spalle. Garufo e Sanseverino in mezzo al campo e Rechichi con Cipolla centrali, Mannina e Scozzari esterni bassi. Raffaele Esposito, il tecnico ospite, in parte ci mette del suo: l’Akragas gioca bene ma lui sceglie di attaccare con fraseggi che sul terreno infame dell’Esseneto sono sempre un terno al lotto. Qui, palla a terra, non si può giocare. Alla fine lo capisce e in apertura di secondo tempo prova con lo spilungone Vivacqua al centro dell’attacco. Il risultato è che con Cipolla lui vede pochissimo la porta e la sua squadra diventa pericolosa solo col forcing finale quando ha poco da perdere con l’Akragas che spreca un paio di contropiede che avrebbero permesso di raddoppiare.
Il tecnico dell’Akragas Marco Coppa corregge in corsa quando è necessario, senza mai rinunciare a fare la partita: esce ad esempio Litteri stremato ed entra Marrale, e a un certo punto in campo ci sono sia Casadidio che Di Mauro che Marrale. Trazione super anteriore senza mai sbilanciarsi. I biancazzurri avevano anche raddoppiato al quarto d’ora della ripresa: angolo dalla destra della porta del Casalnuovo sponda di Cipolla e tap in di Casadidio. Per l’arbitro però il capitano biancazzurro ha commesso fallo. Alla fine si soffre, ma è normale, ma c’è San Sorrentino che salva due volte il risultato. Del resto il pareggio sarebbe stato beffardo e forse San Gerlando, che è un santo vero e che è anche il Patrono di Agrigento, da lassù non ha voluto deludere i suoi concittadini che proprio oggi lo hanno festeggiato.