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Teatro Massimo Bellini, il neo direttore Carminati si presenta: «Qui per offrire la mia passione, forza e impegno»

Di Redazione |

È già al lavoro Fabrizio Maria Carminati, neodirettore artistico del Teatro Massimo Bellini, impegnato in questi giorni nelle prove che dal 25 febbraio lo vedranno sul podio di Carmen, l’opera che inaugurerà la stagione lirica 2020. 

Il provvedimento di nomina era stato adottato dal commissario straordinario Daniela Lo Cascio su proposta del sovrintendente Giovanni Cultrera a metà gennaio.

«Conservo – ha detto Carminati – nel cuore uno storico legame affettivo che mi lega al Teatro Bellini di Catania, dalle mie prime frequentazioni, invitato dalla prestigiosa direzione artistica del maestro Piero Rattalino, alle ultime apparizioni di cui tengo caro il ricordo de I puritani. La mia carriera professionale mi ha identificato quale concertatore di titoli belcantistici nei più rinomati teatri nazionali e internazionali, chiamandomi al cimento dell’amato repertorio teatrale e musicale italiano, di cui Vincenzo Bellini è uno dei più nobili Principi. Ritengo che Catania con il suo teatro d’opera debba avere riconosciuta definitivamente e inequivocabilmente quella gloria e quella fama che spetta ai più ragguardevoli centri di produzione culturale e musicale teatrale che fanno dell’Italia l’unica grande nazione del mondo portatrice di valori legati ad una così illustre storia di cultura e tradizione. Insieme al sovrintendente maestro e dottore Giovanni Cultrera, al commissario straordinario dottoressa Daniela Lo Cascio, ai quali va tutto il mio ringraziamento, e a tutti i lavoratori del teatro, offrirò la mia passione, forza e impegno, affinché la città possa vedere riconosciuta l’autonomia e la progettualità che le compete, in quanto luogo che ha dato i natali ad uno dei sommi compositori operistici, riconosciuto in tutto in mondo, Vincenzo Bellini».

«Il Massimo – ha detto il sindaco Salvo Pogliese, presidente del Teatro – meritava alla direzione artistica una figura di alto profilo per avviare un virtuoso rilancio artistico e gestionale, che dovrà certo tenere conto delle risorse a disposizione, ma senza rinunciare ad un progetto all’altezza del prestigio dell’ente. E occorre fare ogni sforzo per valorizzare la storia culturale e musicale della città che ha dato i natali a Vincenzo Bellini, autentico brand da promuovere a livello globale per l’immagine e il benessere del territorio. Perciò, come promesso, il Comune ha già investito in prima persona sulla campagna di comunicazione mirata a sostenere il lancio della stagione lirica 2020, con un aumento degli abbonamenti che ci riempie di soddisfazione.»

Sull’urgenza di puntare all’eccellenza artistica e garantire, allo stesso tempo, l’efficienza e trasparenza gestionale si è soffermato il commissario straordinario Daniela Lo Cascio: «L’insediamento del maestro Carminati, con il suo prestigio e il suo know how, è un tassello importante nell’azione complessiva che da oltre sette mesi portiamo avanti per ripristinare nell’ente un regime di normalità, condizione irrinunciabile per avviare progetti di qualità in abito nazionale e internazionale. La soddisfazione più grande è che la città e le sue forze migliori si sono riavvicinate al Teatro Bellini con fiducia nuova: le istituzioni, le imprese, le associazioni, i cittadini semplici che stanno rispondendo con un incremento considerevole degli abbonamenti in corso. Catania sta così dimostrando di essere all’altezza di una tradizione culturale che ha in Vincenzo Bellini un alfiere di primissima grandezza».

Il sovrintendente Giovanni Cultrera ha confermato la validità della scelta: «Siamo orgogliosi di avere alla direzione artistica una delle personalità musicali più autorevoli del panorama internazionale, dove ha saputo imporsi sia come ispirato direttore d’orchestra che per le sue qualità di operatore culturale. Inoltre, dato non trascurabile, il maestro Carminati frequenta da anni e conosce bene il nostro teatro, ed è amatissimo dal pubblico. Siamo sicuri che al Bellini saprà e potrà fare un ottimo lavoro sul podio e fuori dal podio.»

Nato a Bergamo, classe 1958, Carminati vanta una lunga e luminosa carriera ed è stato più volte ospite del Teatro Bellini di Catania, dove è stato applaudito in particolare sul podio delle produzioni belliniane, anche se il suo repertorio è ampio ed articolato, come conferma l’opzione di dirigere la Carmen inaugurale. Diplomatosi in pianoforte sotto la guida di Carlo Pestalozza, ha proseguito gli studi di composizione a Milano con Vittorio Fellegara. Successivamente consegue il diploma di direzione d’orchestra a pieni voti. Entra giovanissimo al Teatro Regio di Torino dove esordisce come direttore d’orchestra e collabora con la Fondazione dirigendo 11 titoli d’opera e svariati concerti sinfonici. Ricopre il ruolo di Responsabile d’area Artistica (Orchestra e Coro), assistente alla direzione artistica e al Sovrintendente. Dal 2001 al 2006 viene nominato per indicazione ministeriale membro del C.d.A. della Fondazione Torinese. Dal 2000 al 2004 è stato Direttore artistico del Teatro Donizetti di Bergamo. Dal 2004 al 2006 ricopre il ruolo di Direttore artistico della Fondazione Arena di Verona. Dopo il successo conseguito all’Opéra de Marseille, nel 2008 è stato nominato primo direttore ospite fino al 2015. Nel 2018 ha avuto l’incarico di primo Direttore Ospite alla Fondazione Teatro Verdi di Trieste, che tuttora ricopre.

Regolarmente invitato a dirigere dalle maggiori istituzioni teatrali nazionali ed internazionali, oltre a vantare una brillante carriera sinfonica, Fabrizio Maria Carminati ha all’attivo 52 titoli d’opera che lo vedono acclamato interprete di vasto repertorio: dal belcanto italiano, in qualità di esperto interprete di Donizetti (ma anche Paisiello, Rossini, Bellini, Verdi, Puccini), al Novecento italiano e tedesco (Leoncavallo, Giordano, Cilea, Menotti, Humperdinck).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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