Le pagelle della quarta serata del festival di Sanremo.
ARIETE con SANGIOVANNI – VOTO 5
(Centro di gravità permanente) Ci vuole coraggio a confrontarsi con un classico del genere, soprattutto se l’intonazione è quella che è. Ma loro, con l'incoscienza dei 20 anni ce l’hanno. E si divertono.
WILL con MICHELE ZARRILLO – VOTO 5
(Cinque Giorni) La voce acerba da ragazzo di Will cozza con un brano che esprime un dolore da uomo. Poi arriva Zarrillo e il confronto è da gioco-partita-incontro.
ELODIE con BIGMAMA – VOTO 7,5
(American Woman) Potere alle donne. Oltre gli stereotipi, oltre le convenzioni, oltre gli haters. Elodie è la regina del festival, non ha sbagliato un colpo, BigMama una compagna alla sua altezza.
OLLY con LORELLA CUCCARINI – VOTO 6,5
(La notte vola) Vola, con quanto fiato in gola… E niente, è partita già la coreografia anche davanti alla tv. Lorella super, Olly carino (e furbo nella scelta del duetto).
ULTIMO con EROS RAMAZZOTTI – VOTO 7
(medley Ramazzotti) Uguali ma diversi. Ultimo punta sul sicuro e chiama uno dei suoi riferimenti musicali. Un duetto che diventa omaggio a Eros. Qualche passo falso Di Ramazzotti che dimentica le parole, ma da casa glielo perdoneranno sicuramente.
LAZZA con EMMA e LAURA MARZADORI – VOTO 8
(La fine) Sulla carta il festival per lui poteva essere un salto nel buio, alla prova dei fatti è stato un triplo salto mortale perfettamente riuscito. Ha scelto di osare anche con la cover, e ha avuto ragione. La presenza di Emma e del primo violino della Scala gli hanno dato ancora più forza.
TANANAI con BIAGIO ANTONACCI e DON JOE – VOTO 7
(Vorrei cantare come Biagio) Ironico e divertente. Iniziano bene, poi si perdono un pò. Boomer e generazione Z a confronto.
SHARI con SALMO – VOTO 6
(Hai scelto un diavolo in me) Coppia nella vita e per l’occasione anche sul palco. Funzionano, anche se lui si prende tutta la scena
GIANLUCA GRIGNANI con ARISA – VOTO NC
(Destinazione paradiso) Abbiamo fatto un casino, dice Arisa a fine esibizione. Come darle torto…
LEO GASSMANN con EDOARDO BENNATO – VOTO 6,5
(medley Bennato) Uno degli incontri generazionali della serata. Il giovane Leo è bravo, il veterano Edoardo non si discute. Non sarà indimenticabile, ma va bene anche così.
ARTICOLO 31 con FEDEZ – VOTO 6,5
(medley Articolo 31) Ehi Brò, bentornato negli anni '90! Qui si balla, si fa casino e si urla a gran voce a Giorgia (Meloni) la «maria» legalizzata. Momento boomer per eccellenza.
GIORGIA con ELISA – VOTO 9
(Luce/Di sole d’azzurro) Silenzio, signori. Qui si canta. E si fa sul serio. Inarrivabili, perfette, divine. Una voce per due.
COLAPESCE DIMARTINO con CARLA BRUNI – VOTO 6
(Azzurro) Ad attirare l’attenzione è stato più il movimento di fianchi di Carlà che non il brano, Simpatico lo Splash finale, ma occasione persa per un brano superpopolare.
CUGINI DI CAMPAGNA con PAOLO VALLESI – VOTO 5
(La forza della vita/Anima mia) L'accoppiata non è delle migliori e il falsetto non è come il nero: non sta bene su tutto.
MARCO MENGONI con KINGDOM CHOIR – VOTO 9 (E' stato lui il vincitore della serata delle cover)
(Let it be) Che potenza, che eleganza, che voce. Arriva lui e spettina tutti. Tanta comprensione per chi deve uscire subito dopo…
gIANMARIA con MANUEL AGNELLI – VOTO 6,5
(Quello che non c'è) Quando chiami il magnetico Manuel Agnelli, devi mettere in conto di finire un pò all’angolo. Ma gIANMARIA si difende. E il brano è poesia
MR. RAIN con FASMA – VOTO 7
(Qualcosa di grande) Prendi una hit scritta da un liceale, aggiungi quel pizzico di rap e un pò di autotune, chiama un amico e il gioco è fatto. Mr. Rain sta giocando bene le sue carte.
MADAME con IZI – VOTO 7,5
(Via del campo) Che brava. Si cimenta con De André, mettendoci del suo e ne tira fuori una versione personale e intensa. L’autotune? Chissà, magari l’avrebbe usato anche Fabrizio…