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Sanremo, Blanco: «Chiedo scusa alla città dei fiori»

Da Toti a Gassmann tutti contro, Amadeus "chiede perdono"

Di Redazione |

"Chiedo scusa alla città dei fiori". Dopo l'azione distruttiva di ieri sera, con gli addobbi floreali devastati, Blanco si scusa con Sanremo con un post su Instagram. Blanco ha corredato le sue scuse con una poesia scritta a mano dal titolo "Ariston", che riporta la data dell'8 febbraio alle 4,30, poche ore dopo l'azione vandalica sul palco. "Cadono fiori, Ariston si spezzano fiori, Ariston Cala il sipario, Ariston Ti ho messo in lacrime come la mia mamma, Ariston Mi hai visto fragile come un bimbo e qui proprio qui, dove mi hai insegnato a correre, sono caduto… Mi sono rotto la faccia e piango Ariston Ma poi… Rido, rido, rido, rido, rido, rido e quindi perché non sono perfetto come mi volevi ma finalmente sono me stesso. Ti voglio bene Ariston con tutta la mia follia". Il gesto di Blanco è stato molto criticato dal presidente della Regione Giovanni Toti, dal sindaco di Sanremo Alberto Biancheri, dalla Coldiretti, dai florivavisti, dal commissario Agcom Massimiliano Capitanio ("chieda scusa a chi paga il canone"), dal collega Leo Gassmann. Amadeus media: "Blanco è consapevole di aver fatto qualcosa che non avrebbe dovuto. Non ha chiesto di essere capito ma di essere perdonato. Mi ha chiamato, era dispiaciutissimo e ha chiesto scusa". Commenta: "A 19-20 anni capita di fare qualcosa che non vorresti fare. Accettiamo le sue scuse con serenità. Non è stata una gag andata male. Era previsto che dovesse dare un calcio alle rose – continuato Ama -. Poi ci sono stati problemi tecnici e ha scatenato la sua rabbia sui fiori. Ha sbagliato e lo sa per primo".

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