Spettacoli
Rosa Balistreri, l’omaggio de “Il Provinciale” alla cantastorie siciliana che ha ispirato tanti artisti
Una puntata dedicata alla vicenda umana e artistica del personaggio nato a Licata e vissuto a Firenze
«Si può fare politica e protestare in mille modi, io canto. Ma non sono una cantante, sono diversa, diciamo che sono un’attivista che fa comizi con la chitarra», diceva Rosa Balistreri, classe 1927, prima cantante folk siciliana Alla vicenda umana e artistica di Rosa Balistreri, cantastorie nata a Licata e vissuta a Firenze, è dedicata una puntata del programma tv “Il Provinciale”, andato in onda oggi sabato 11 marzo alle 11.25 su Rai 1 e che andrà in replica domani domenica 12 marzo alle 14 su Rai 2.
I luoghi
La voce intensa e dirompente di Balistreri cantava il dolore e la fatica delle classi sociali più umili vibrando tra le pietre del Teatro Andromeda, a Santo Stefano Quisquina e lungo le pendici del Monte Cammarata, nell’agrigentino. Un’eredità raccolta da altri artisti che a lei si sono ispirati e che con lei hanno condiviso anche un pezzo di esistenza.
Un percorso nelle strade del quartiere arabo più antico di Sutera, dove lei soleva passeggiare con l’amico e collega Nonò Salamone, per poi rivivere il dramma del carcere – dove Rosa trascorse alcuni mesi della sua rocambolesca vita per un destino cui si era opposta – nel Castello manfredonico di Mussomeli, e quindi toccare la sofferenza degli zolfatari da lei cantati, nelle Miniere di Cozzo Disi a Casteltermini.
Mia Canestrini racconta l’area naturalistica lungo la Foce del fiume Platani fino al Teatro greco di Eraclea Minoa e la spiaggia Lido Fiori a Menfi, lungo la costa sud ovest, sopra Sciacca.
Proprio quel mare che Rosa aveva nel sangue, che aveva amato e da cui si sentiva tradita.
Personaggio anticonformista e dalla vita romanzesca, Rosa Balistreri è cresciuta in una Sicilia chiusa e tradizionalista, dove le donne che cantavano alle feste o nelle piazze erano giudicate come poco di buono.
Il trasferimento a Firenze
È la metà degli anni ’50, quando Rosa abbandona la Sicilia e un matrimonio che le era stato imposto dal padre a soli sedici anni. Sceglie Firenze per cominciare una nuova vita ed è qui che troverà un nuovo amore, una chitarra e una parte in uno spettacolo di Dario Fo. E’ l’inizio della sua carriera. Coraggiosa e non incline al compromesso, Rosa parla il suo dialetto in qualsiasi contesto e canta le storie di mafia, i canti di lavoro e le ingiustizie sociali, le preghiere dei contadini e gli amori lontani: le radici e la cultura del popolo siciliano.
Voce e autenticità
Della sua voce e della sua autenticità si innamorano grandi artisti siciliani come Renato Guttuso, Leonardo Sciascia e il poeta Ignazio Buttitta, autore di poemi e ballate che Rosa Balistreri ha reso potenti canzoni. Rosa Balistreri è riuscita a emanciparsi e a sottrarsi al predominio dei padri, dei mariti e delle consuetudini, ma soprattutto ha saputo trasformare il suo dolore personale in canzoni che raccontano sentimenti universali.
Il Provinciale è un programma di Giuseppe Bosin, Andrea Caterini, Francesco Lucibello, Domenico Nucera e Federico Quaranta. A cura di Simona Fuso e Valentina Loreto. Produttore esecutivo Alessandra Badioli. Regia di Giuseppe Govino.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA