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Sotto il Vulcano Fest

Rocco Hunt stasera pronto a infiammare la Villa Bellini

In scaletta l'ultimo singolo "Non litighiamo più" e inediti. Domani sarà al Green Pop di Palermo

Di Diletta Rizzo |

Rocco Hunt sarà di scena oggi alla Villa Bellini di Catania, per “Sotto il Vulcano Fest”, e domani ai Cantieri culturali alla Zisa di Palermo, per il “Green Pop Palermo Fest”, a cura di Puntoeacapo – a Palermo assieme a GoMad Concerti – con la direzione artistica di Nuccio La Ferlita. A fianco dell’artista campano la band composta da Valerio Nazo, dj, Alessio Busanca alle tastiere, e Gianluca Brugnano, alla batteria. In scaletta i brani di maggiore successo nonché le “hit” più recenti, tutte multiplatino. E, poi, non mancheranno varie sorprese e inediti oltre all’ultimo singolo “Non litighiamo più”, stabile nella “Top 50” di Spotify, brano che ha ribadito la dote di “poeta urbano” di Rocco Pagliarulo (questo il vero cognome del celebre rappresentante del “pop-rap”), protagonista di un percorso sempre in crescendo dalla vittoria di Sanremo Giovani, avvenuta nel 2014.

«Sono passati circa dieci anni da allora – afferma l’artista salernitano – ed in questo lasso di tempo sicuramente è cambiata la mia vita, ma io mi ritengo lo stesso ragazzo di sempre, ma sono rimasti immutati il mio amore per la musica, i concerti e lo stare in studio e questo tour mi ha dato una nuova carica».

Nessun mutamento riguardo all’attenzione nei confronti di chi soffre e, in questo senso, Rocco Hunt resta un paladino della solidarietà. «Sono stato sempre attento a questo aspetto – ha aggiunto – che mi ha fatto crescere, segnatamente sul fronte degli ospedali e dei reparti pediatrici, non dimenticando che vengo dalla fame e dalla miseria. Qualche settimana fa sono stato al “Santobono-Pausilipon” di Napoli a cantare tra i reparti: avevo voce e pezzi e cuore che mi tremava, ma sono riuscito a portare un po’ di felicità. Il mio impegno, su questi aspetti, non verrà mai meno».

Il ragazzo di sempre, insomma, capace di tenere una condotta assai apprezzato dai fan. «Nelle mie canzoni sono presenti vari messaggi – ha concluso – alcuni positivi, di denuncia e spensierati, come i tormentoni, ma anche varie anime, della lingua napoletana e della mia città, Salerno, compresa quella nazional popolare che mi ha condotto ad allargare sempre il mio raggio d’azione». Il manifesto di Rocco Hunt resta “La mia gente non deve partire”, significativa espressione del suo primo brano di successo, quel “Nu juorno buono” che lo ha consacrato come star del panorama musicale nazionale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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