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Raggiunto il miliardo di contributi con l’Art Bonus

Mazzi: 'Il futuro della cultura nell'alleanza pubblico-privato'

Di Redazione |

ROMA, 12 NOV – L’Art Bonus spegne dieci candeline e raggiunge il miliardo di euro raccolti in tutta Italia. Il primo decennio dello strumento che riconosce ai donatori un credito d’imposta del 65% delle erogazioni liberali a sostegno di un bene culturale è stato celebrato stamattina al ministero della Cultura, in un incontro per fare il punto a dieci anni dalla legge che l’ha introdotto e per premiare i vincitori del concorso ad esso legato. Più di un miliardo di fondi raccolti, appunto, di cui oltre 358,5 milioni solo in Lombardia, seguita da Piemonte (134 milioni), Toscana (130,2), Emilia-Romagna (127,1) e Veneto (113,1). Grandi donatori i privati cittadini, dai quali arrivano il 62% delle 44309 donazioni (per un ammontare di 45,8 milioni di euro), mentre i restanti 25% e 13% provengono rispettivamente da imprese ed enti non commerciali (che contribuiscono per 468,6 e 486,1 milioni). Circa 600 milioni sono andati ad enti dello spettacolo, più di 200 milioni a enti pubblici centrali e territoriali, il resto a concessionari di beni culturali pubblici. Gli interventi totali sono stati 6901: in pole position la Toscana con i suoi 1199, poi Emilia Romagna (957), Piemonte (811), Lombardia (793). Gli enti beneficiari sono 2714, concentrati soprattutto tra Lombardia (365), Toscana (343) e Piemonte (322), con il 53% del totale in Nord Italia, il 28% nel Centro e il 19% al Sud. I mecenati sono stati 44309, soprattutto in Lombardia (10429) ed Emilia Romagna (9577), seguite a distanza dalla Toscana (4549). Primi posti nelle categorie ‘Beni e luoghi della cultura’ e ‘Spettacolo dal vivo’ del concorso Art bonus 2024 all’Accademia Carrara di Bergamo e l’Associazione Flautisti Italiani di Baronissi (Salerno), premiate nel corso dell’incontro. Secondo e terzo posto nella prima sezione al Comune di Torino con il progetto ‘Nati per leggere 2022’ delle Biblioteche civiche torinesi e alla Fondazione Brescia Musei, mentre per la seconda riconosciuti il Teatro Regio di Parma e l’Accademia Perduta/Romagna Teatri di Forlì.

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