Pia Lanciotti: “con Strehler era come guardare Michelangelo all’opera”

Di Redazione / 05 Agosto 2024

L’attrice Pia Lanciotti sarà la protagonista dell’ultimo appuntamento di Oltremythos, la nuova sezione del Mythos Troina Festival diretto da Luigi Tabita.

Diretta dalla regista Cinzia Maccagnano, interpreterà “Metamorfosi” da Ovidio, Rilke, Elliot e Pavese: una serata – evento al suggestivo Monte Muganà di Troina (Enna), con alcuni dei racconti più affascinanti che parlano dell’uomo e della sua essenza.

Le Metamorfosi, infatti, raccolgono i miti del cambiamento, della fuga e anche del legame essenziale tra uomo e natura a partire dal misterioso Caos da cui tutto ha origine, verso l’eternità della trasformazione.

Lei nasce allo storico Piccolo Teatro di Milano con il geniale regista Giorgio Strehler, qual è l’insegnamento più grande che le ha lasciato?

La Meraviglia. Era come poter guardare Michelangelo all’opera. I miei occhi hanno visto le cose più belle di sempre. Negli anni ’90 non esistevano le luci di sicurezza nei teatri: esisteva il buio assoluto. Quel buio che, una volta scese le luci di sala, ti traghettava in un’altra dimensione, e Strehler era Maestro di quella dimensione altra. Il “Faust” iniziava con il prologo degli angeli in cielo: dopo quel buio, il graduale comporsi di un canto dodecafonico e di una lentissima giostra angelica smarrirono a tal punto la mia percezione che per una manciata di secondi non riuscii a capire dove fossi.

Sono tanti i ruoli che ha interpretato in teatro e in fiction di successo. C’è uno a cui è particolarmente legata?

Ogni personaggio che ho incontrato mi ha donato una vita più ampia. Ho però amato infinitamente Ofelia (“Amleto”) Marja Timofeevna (“Demoni di Dostoevsky”), Irina Arkadina (“Il Gabbiano di Cechov”), Heather (“Fred’s Diner”), Caro (“Emilia”) Anita (“Sopravvissuti” _ Tv) Wanda (“Mare Fuori”).

La cattiva Donna Wanda Di Salvo della fortunatissima serie Mare Fuori è il ruolo che l’ha fatta conoscere al grande pubblico, è stato difficile conquistare il ruolo? Come ha costruito il personaggio?

Carmine Elia, il regista della prima stagione e poi di “Sopravvissuti”, mi offrì il ruolo. Erano solo 3 scene. All’inizio quasi mi mortificai ma alla fine fui felicissima di quei tre giorni di lavoro: Finalmente in napoletano, finalmente un personaggio da inventare nei silenzi di quelle poche righe! Mi sono concentrata unicamente sul rapporto con mio figlio. Il resto è venuto da sé.

State preparando la nuova serie di Mare Fuori, Donna Wanda ci riserverà sorprese?

È la Quinta Stagione. Tanti sono i cambiamenti. Sorprese ce ne saranno tante!

Giorno 10 agosto al suggestivo Monte Muganà ci condurrà in un viaggio sulle “Metamorfosi” tra musica e parole. Cosa ci aspetta?

Insieme alla musica degli strumenti e a quella ancor più inafferrabile delle immagini di Ovidio, proveremo a risvegliare echi e riflessi di noi in quell’origine “che mai accadde e che sempre è” …E poi alzeremo gli occhi e li bagneremo nelle stelle della notte di San Lorenzo.

a cura della DSE Pubblicità

Pubblicato da:
Delfo Sinatra