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New York, conto alla rovescia per le insegne al neon
100 anni da prima a Times Square, da Harlem a 30 Rock avanza Led
(di Alessandra Baldini) (ANSA) – NEW YORK, 30 DIC – Dall’Apollo Theater di Harlem a 30 Rock passando per il White Horse di Greenwich Village dove si ubriacavano Jack Kerouac e Bob Dylan, e’ conto alla rovescia per le mille luci al neon di New York. Una dopo l’altra le insegne illuminate da gas multicolori stanno scomparendo, soppiantate da altrettanto variopinte ma molto piu’ fredde luci Led. Quest’anno ricorre il centesimo anniversario della prima insegna installata a Times Square dalla casa automobilistica Willys-Overland. Al posto della celebrazione dell’anniversario, il 2024 e’ stato all’insegna dei funerali di segnaletiche al neon smontate perche’ sostituite dal Led o perche’ l’impresa che reclamizzavano ha chiuso i battenti. E’ questo il caso del Subway Inn, per quasi 90 anni iconico bar di Midtown Manhattan frequentato da Marilyn Monroe quando girava La Febbre del Settimo Anno: proprio ieri ha abbassato per l’ultima volta la serranda il cui segnale luminoso aveva seguito i proprietari attraverso tre location, l’ultima sotto il Queensboro Bridge. “Il neon emette una luce piu’ calda”, spiega Jeff Friedman, proprietario di una ditta di Tribeca che fabbrica insegne usando entrambe le tecnologie: “E’ come un disco di vinile, mentre il Led e’ come un Mp3”. Sinonimo di Times Square e di Las Vegas, ma solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, tra gli anni ’30 e ’70 del Novecento le insegne al neon erano diventate un potente simbolo dell’America tra glamour e depravazione, desolazione e speranza. Quante ingenue stelle nascenti hanno alzato lo sguardo verso le luci sfavillanti di Broadway in innumerevoli film di Hollywood? E quanti personaggi allo sbando in un noir hanno alloggiato in un albergo malfamato, trovando un’insegna malfunzionante che ronzava come una zanzariera fuori dalla finestra? Tra 1923 e 1955 il Manhattan Buildings Department aveva autorizzato oltre 73 mila insegne illuminate da gas come il neon, l’argon, il mercurio o l’elio: oggi nell’isola di grattaceli ne restano circa 150 sopravvivono, ha censito Thomas Rinaldi, autore di New York Neon che dal 2006 tiene conto delle insegne spente per sempre. “Quest’anno e’ stata la volta di quelle piu’ iconiche”, ha detto Rinaldi al New York Times, citando l’insegna della Nbc a Rockefeller Plaza e quella dell’Apollo Theater di Harlem che nel 2024 hanno ottenuto dalla Landmark Commission la benedizione per passare al Led provocando proteste e opposizioni: “Nessuno oserebbe mettere un albero di plastica davanti a Rockefeller Center”, ha detto, testimoniando davanti alla commissione, Todd Matuszewicz di Save the Signs Colorado. Tra le altre insegne sparite nel corso dell’anno – una quindicina – ci sono quelle del sex bar Playpen, retaggio di quando Times Square era un quartiere a luci rosse, e dello Smith’s Bar su Eight Avenue che appare nei titoli di coda di Taxi Driver di Martin Scorsese. Smith’s ha chiuso quest’anno per far posto a un dispensario di cannabis e la sua insegna, una volta rimossa, verra’ restaurata e installata in un museo di nuova costituzione a East New York.