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Maximurale della street artist Laika in difesa dei migranti

'Una nuova alba' dal 17 dicembre a Minerbio, nel bolognese

Di Redazione |

BOLOGNA, 16 DIC – La street artist Laika torna a confrontarsi con il tema dei migranti con l’opera ‘Una nuova alba’, un murale monumentale di 150 metri quadrati realizzato a Minerbio (Bologna) grazie al supporto di Renner Italia e dei Salesiani di Castel de’ Britti. L’opera, che sarà inaugurata il 17 dicembre, raffigura un uomo e una donna in mare aperto, indossando giubbotti di salvataggio, mentre alle loro spalle sorge il sole, simbolo di un’alba di speranza. In alto campeggiano i versi del poeta marocchino Tahar Ben Jelloun, tratti dalla poesia ‘All’alba il dolore è stanco’: “All’alba il dolore è stanco/il corpo si abbandona sulla terra umida. Lento dalla ferita sorge il sole/mentre la notte ha già preso il largo su una scialuppa di fortuna”. “In un’epoca segnata da un drammatico arretramento dei diritti umani, con un’Italia che ostacola ulteriormente il lavoro delle Ong con il decreto flussi e un’Europa sempre più chiusa e xenofoba che volta le spalle a chi fugge da guerre, fame e persecuzioni, quest’opera diventa un grido visivo contro l’indifferenza”, commenta Laika, che dedica questa opera “a Yasmine, la bambina di 11 anni, unica sopravvissuta all’ennesimo naufragio, rimasta sola tre giorni in mare prima di essere soccorsa, e a tutte le Ong, che ogni giorno salvano centinaia di vite in mare”.

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