Quattro appuntamenti con il grande spettacolo natalizio “A Christmas Carol Musical”. Da ieri, 5 dicembre, fino a giorno 8 la magia del Natale avvolgerà i teatri siciliani. Il via ieri sera al Teatro Vittorio Emanuele di Messina, oggi venerdì e domani sabato sarà la volta del Teatro Golden di Palermo. Domenica, l’ operà approderà al Teatro Metropolitan di Catania. La Compagnia Bit, presenta “A Christmas Carol Musical” opera originale, definito dal pubblico “lo spettacolo di Natale italiano da non perdere”, dopo gli straordinari numeri raggiunti nelle scorse stagioni ritorna per il settimo tour a grande richiesta. Oltre 130.000 spettatori. 129 repliche – di cui oltre 100 Sold out. Sei standing ovation. Oltre 200 bambini in scena in 6 anni.
Il più famoso romanzo di Natale di Charles Dickens, adattato per il teatro musicale da Melina Pellicano (autrice e regista) con le musiche di Stefano Lori e Marco Caselle, è pronto a far sognare adulti e bambini. Sul palco nel ruolo di Ebenezer Scrooge, Fabrizio Rizzolo e un cast artistico di oltre 20 elementi, 150 costumi di Marco Biesta e musiche originali. Tutto l’aspetto visivo dello spettacolo è curato da Alessandro Marrazzo: disegno luci, effetti speciali e imponenti scenografie (con Francesco Fassone).
Melina Pellicano, regista e autrice del libretto nell’adattamento al musical ha voluto essere il più fedele possibile al romanzo perché la scrittura di Dickens si mostra già di per sé molto teatrale.
Il vecchio Ebenezer Scrooge, dopo la morte del suo socio d’affari Jacob Marley, continua a condurre il suo banco d’affari con cinica avarizia rifuggendo da ogni rapporto umano e affamando il suo sfortunato impiegato Bob Cratchit. Scrooge odia il Natale e nemmeno l’invito a cena di suo nipote riesce a fargli cambiare idea. La notte della vigilia riceve la visita del fantasma del suo defunto socio Jacob Marley che gli annuncia la visita di tre spiriti. Lo spirito dei Natali passati gli mostra gli errori della sua vita passata, lo spirito del Natale presente gli fa vedere la felicità che il Natale genera, mentre lo spirito dei Natali futuri gli mostra il suo orrendo destino qualora non modificasse la vita che ora conduce. Dopo la visita degli spiriti Scrooge si risveglia la mattina di Natale profondamente cambiato nell’anima, aprirà finalmente i suoi occhi a sentimenti di generosità e amore.
D’ora in poi non mancherà mai di festeggiare il Natale e non perderà nessuna occasione per fare del bene.
Scrooge compie una trasformazione, un cambiamento importante la notte della vigilia di Natale.
Il Natale può essere un’occasione in cui potersi fermare a riflettere, un momento per porsi in maniera propositiva verso il cambiamento. Diventa un’occasione per un coraggioso atto di trasformazione, che ognuno di noi vorrebbe fare, ma che spesso dimentica.
“La solitudine di Scrooge e la sua ricchezza economica sono in contrapposizione con la serenità della famiglia e la modesta situazione sociale degli altri personaggi – dichiara la regista- la ricchezza d’animo e il coraggio di far fronte ad una situazione poco agiata sono la vera ricchezza.
È un concetto vecchio, ma assolutamente attuale. C’è qualche differenza nella vicenda e nei personaggi ma sempre nel rispetto del racconto originale e nello spirito di Dickens. Questo è stato voluto ed è un piccolo modo personale per rendere omaggio allo scrittore.
Ho scelto di aprire lo spettacolo con il monologo e la canzone del piccolo Tim (il figlio piccolo di Bob Cratchit, impiegato di Scrooge), per affidare ad un bambino il compito di spiegare “come stanno veramente le cose”, per spiegare al pubblico il punto di vista di un bambino che guarda al mondo con occhi limpidi e senza giudizio. Tiny Tim racconta infatti che Scrooge “non è capace di sorridere ed è sempre in collera con chiunque gli rivolga la parola”, ma che in realtà “è soltanto solo” e nessuno dovrebbe rimanere solo a Natale”.