NEW YORK – La coppia Ferragnez in doppio Versace conquista il gala del Met, mentre Hillary Clinton torna sul tappeto rosso più glamorous del mondo indossando letteralmente i nomi delle grandi donne della storia Usa. Ma è Kim Kardashian a rubare la scena nell’abito da sirena dentro cui Marilyn Monroe, 60 anni fa, cantò «Happy Birthday, Mr. President» a JFK. Un colpo di teatro grazie a una dieta killer che in dieci settimane le ha fatto perdere ben otto chili.
E' il primo lunedì di maggio e a dispetto del Covid che sta rialzando la testa, star, celebrità e miliardari si sono dati appuntamento sul tappeto rosso del Met per un evento che si ripete con cadenza annuale dal 1948 (un galà annuale di raccolta fondi a beneficio del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art di New York City. Segna l'apertura della mostra annuale di moda del Costume Institute ndr), stavolta in onore della mostra «In America – an Anthology of Fashion» col tema, «Gilded Age and White Tie» per restituire, nelle speranze degli organizzatori Anna Wintour e Tom Ford, eleganza e stile a una serata diventata ai loro occhi quasi una festa in maschera. L'indicazione aveva fatto discutere: il riferimento alla Gilded Age, l’epoca di rampante industrializzazione della fine dell’Ottocento che allargò vertiginosamente il divario tra ricchi e poveri, aveva evocato l’America delle diseguaglianze in cui tycoon sempre più ricchi come Elon Musk, in cravatta bianca tra gli invitati, che cavalcano il business stravolgendone le regole. Alla resa dei conti gli eventi del mondo reale hanno spezzato la magia.
Non solo la guerra in Ucraina, evocata al lancio della mostra dall’inviata d’onore, la First Lady Jill Biden, ma il rischio che a giugno la Corte Suprema passi un colpo di spugna sul diritto nazionale all’aborto. Lo scoop di Politico ha fatto sembrare datate le sfide di alcuni invitati: come Riz Ahmed di "Sound of Metal» che, camiciola bianca sotto la giacca, ha interpretato il ruolo «degli immigrati che sostenevano la ricchezza della Gilded Age». O il sindaco di New York, Eric Adams, con i ricami contro le armi facili ricamati sullo smoking. Chiara Ferragni e Fedez erano al Gala per la prima volta insieme, lei vestita Versace vintage dall’ultima collezione del 1997 disegnata da Gianni.
Tanti stilisti italiani sono sfilati sul red carpet: applausi a scena aperta per Pierpaolo Piccioli arrivato con Glenn Close in Valentino Pink e che ha vestito tra gli altri Brooklyn Beckham e la moglie Nicola Peltz, Jenna Ortega e Sebastian Stan, mentre il marchio della Medusa era dietro i look di Cardi B., Olivia Rodrigo, Maluma, Gigi Hadid e Blake Lively, una delle padrone di casa della serata: davanti ai flash l’abito della diva ha cambiato colore grazie a un artificio dello strascico passando dal rame al bronzo: una strizzata d’occhio alla Statua della Libertà, simbolo di New York. Jared Leto e Alessandro Michele di Gucci sono arrivati vestiti come due gemelli. Gucci ha firmato Awkwafina e Billie Eilish (in linea col tema, sembrava uscita da «Age of Innocence"), mentre Jeremy Scott per Moschino ha disegnato il look «gilded gothic" di Vanessa Hudgens, e Prada alcune del clan Kardashian e il cast del film «Elvis». Guanti lunghi sopra il gomito come per andare all’opera. Diademi a volontà sulle 'teste coronatè, tra cui la Wintour in Chanel e il suo stretto collaboratore Hamish Bowles che conduceva la diretta per «Vogue": la sua era stata portata in pubblico solo una volta nel 1957 da Betsy Whitney, moglie dell’allora ambasciatore britannico a Londra, per un ricevimento a Buckingham Palace.