Il tenore Alberto Urso esplora il mondo del pop con «Il Sole ad Est»

Di Redazione / 31 Ottobre 2019

ROMA – È uscito oggi su etichetta Polydor/Universal il secondo progetto discografico dell’ultimo vincitore di Amici, il tenore e polistrumentista siciliano Alberto Urso, dal titolo «Il Sole ad Est». Il nuovo album segue il successo di «Solo» e Urso sceglie di percorrere ed esplorare come da sua desiderata il pop declinandolo in diverse forme: da quelle più vicine alla tradizione melodica della musica leggera italiana a sonorità più rock matchando le sue indiscusse capacità vocali da tenore a suoni più contemporanei e più mainstream.

«Ho scelto questo titolo perché come Il Sole ad Est la mia carriera è appena all’alba, ma il mio amore per la musica e l’affetto che mi dimostra la gente mi hanno dato la spinta creativa e l’energia per lavorare a questo nuovo progetto. Sono e sarò sempre grato agli autori e ai professionisti che mi hanno seguito in questa nuova avventura», racconta il giovane tenore messinese, che canta e interpreta otto tracce che raccontano tutte le emozioni che ci travolgono quando si vive con intensità l’amore.

Le canzoni sono state scritte da autori di spicco, tra cui Kekko Silvestre, Briga ed Ermal Meta, oltre a rinnovare la collaborazione con Giordana Angi, con cui ha scritto «Solo con te».

La data di uscita di questo album coincide con la data in cui Urso termina la sua prima avventura live, il «Solo Tour», che lo ha portato a cantare in nove grandi città italiane sui palchi di altrettanti teatri proponendo i brani del suo primo disco ma cimentandosi coraggiosamente in cover di mostri sacri della musica come Frank Sinatra e i Queen spaziando dal blues alla lirica, dal pop al rock dal jazz alla dance.

Da sempre innamorato del bel canto e dell’Opera, la scoperta della sua grande passione per il canto è stata molto precoce: «Qquando ero molto piccolo mio papà mi portò a sentir cantare un amico tenore, a casa dopo poco quasi per gioco ho provato ad imitarlo…».

Il gioco diventa subito realtà: «Mia mamma intuisce il mio potenziale… e a soli 8 anni mi mostrò il video di Andrea Bocelli quando nel 1995 cantò al Festival di Sanremo “Con te partirò”. Rimasi estasiato dal fatto che un tenore infiammasse il pubblico del festival di musica leggera più importante del mondo. Pensai …che sarebbe stato bello poter provare un giorno una così grande emozione».

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