L’Italia da record affolla la selezione della Mostra del cinema di Venezia (1-11 settembre), annunciata oggi con una edizione monstre che mette in ombra Cannes. Cinque in concorso e poi nelle altre sezioni, una ventina di titoli in tutto che ben rappresentano il nuovo cinema italiano, dalla generazione dei registi affermati come il premio Oscar Paolo Sorrentino e Mario Martone ai nuovi talenti, dai gemelli D’Innocenzo al terzo film a Gabriele Mainetti atteso alla seconda prova e poi ancora gli emergenti come Leonardo Di Costanzo, Laura Bispuri, Stefano Mordini.
Fuori concorso il film del regista palermitano Roberto Andò, "Il bambino nascosto" con Silvio Orlando maestro di musica in un vecchio palazzo napoletano fatiscente, film di chiusura di Venezia 78. Il film è tratto dall'omonimo romanzo di Andò, il protagonista Gabriele Santoro, professore di pianoforte al conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, ha l’abitudine di radersi declamando una poesia. Una mattina, il postino suona al citofono per consegnare un pacco, lui apre la porta e, prima di accoglierlo, corre a lavarsi la faccia. In quel breve lasso di tempo, un bambino di dieci anni si intrufola nel suo appartamento.
Il maestro – così lo chiamano nel problematico quartiere di Forcella dove abita – se ne accorgerà solo a tarda sera, quando riconosce nell’intruso Ciro, il figlio dei vicini di casa. Interrogato sul perché della sua fuga, Ciro non parla. Il maestro di piano, d’istinto, accetta comunque di nasconderlo: Gabriele e il bambino sanno di essere in pericolo ma approfittano della loro reclusione forzata per conoscersi e riconoscersi. Il bambino è figlio di un camorrista, viene da un mondo criminale che lascia poco spazio ai sentimenti, e ora un gesto avventato rischia di condannarlo. Il maestro di pianoforte è un uomo silenzioso, colto, un uomo di passioni nascoste. Toccherà a lui l’educazione affettiva del piccolo ribelle. Una partita rischiosa nella quale si getterà senza freni sfidando i nemici di Ciro, sino a un esito imprevedibile in cui a tornare saranno i conti tra la legge e la vita.