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I Sansoni: dal web al grande schermo, ‘E poi si vede’ il nostro sogno che diventa realtà

Di Simone Russo |

I Sansoni debuttano al cinema con “E poi si vede”. Fabrizio e Federico Sansone, in arte i Sansoni, giovedi 27 marzo approderanno nelle sale cinematografiche italiane con la commedia che segna il loro debutto sul grande schermo. Il film, diretto da Giovanni Calvaruso ed interpretato da Fabrizio e Federico, Donatella Finocchiaro, Ester Pantano, Domenico Centamore e con Paola Minaccioni è stato scritto da “I Sansoni” e Fabrizio Testini. <<Stiamo vivendo un turbinio di emozioni – spiegano “I Sansoni” – in attesa di vedere il film nelle sale cinematografiche stiamo vivendo bellissimi attimi di panico e di ansia, ma nello stesso tempo dei bei momenti di contentezza e felicità. Non vediamo l’ora che arrivi il giorno del debutto per sapere cosa pensa il pubblico di quello che abbiamo fatto. Non vediamo proprio l’ora>>. 

Come nasce “E poi si vede”?

 «Tutto inizia proprio dal bisogno di voler raccontare questa storia. Nella vita reale siamo due fratelli ma nel film non solo non siamo fratelli ma c’è un terzo personaggio, che poi sarà l’antagonista. Abbiamo voluto raccontare la storia di questi tre ragazzi che si incontrano e si scontrano uno con l’altro. Hanno in comune il fatto che per campare hanno bisogno di un espediente. “E poi si vede” è un modo per raccontare il procrastinare della vita quotidiana. Quante volte diciamo “iniziamo la dieta, e poi si vede”, “andiamo in palestra, e poi si vede”. Quando questi “poi” diventano più importanti c’è bisogno di raccontarli. Ad esempio “accetta un lavoro di 400 euro al mese in nero, e poi si vede”, “fai il concorso, e poi si vede”. Questo “poi” è arrivato e vogliamo raccontarlo con un sorriso. Il film è venuto fuori dalla nostra riflessione su quanto è difficile essere giovani. Vorremmo donare leggerezza in questa quotidiana pesantezza. Vorremmo ridere per non piangere. Nelle condizioni giuste, ogni giovane che sta facendo il suo percorso di studi e di crescita darebbe il massimo».  

Tre case, tre ragazzi, lo stesso obiettivo: vincere il concorso per un posto da impiegato nell’ufficio legale del Comune. Avete portato in scena il “sogno” del posto fisso?

 «Con questo film vorremmo distruggere l’idea del posto fisso. Appartiene ad una generazione che non c’è più, che è cambiata. I nostri genitori a vent’anni avevano un lavoro, una casa e una macchina. Noi, invece, a trent’anni non abbiamo quello che abbiamo sognato. Facciamo dei sacrifici per studiare all’università e poi siamo costretti ad accettare dei lavoretti per campare, che non sono quelli per cui abbiamo studiato e che vorremmo fare. Anziché un posto fisso, chiediamo un posto nella società per i giovani di oggi. Siamo qui per donare leggerezza a quello che ci circonda. Abbiamo la voglia di smontare con un sorriso questa pesantezza che ci accompagna quotidianamente. Le notizie non possono essere sempre belle ma possiamo leggerle con delle chiavi diverse. Cerchiamo di donare la nostra leggerezza anche con una riflessione sulla nostra vita. C’è sempre bisogno di ridere, è fondamentale». 

“E poi si vede” è anche una tipica espressione che appartiene ai siciliani, qual è il vostro rapporto con la Sicilia da siciliani?

 «Amore infinito. Continuiamo a vivere nella nostra Palermo. Ci piace continuare a vivere qui perché la Sicilia è fonte di ispirazione e di scrittura. Quando scriviamo ci guardiamo intorno e ci piace tutto quello che c’è. Questo film è una storia siciliana ma applicabile in tutta Italia. Anche in tutto il mondo. La raccomandazione è il lavoro più vecchio del mondo».

I Sansoni saranno presenti in diverse sale siciliane per presentare il loro film. Palermo, Trapani, Paceco, Belpasso. San Giovanni La Punta, Catania, Agrigento, Castrofilippo, Gela, Ragusa, Siracusa, Messina e Milazzo saranno alcuni dei cinema che, dal 27 marzo al 2 aprile, ospiteranno i due attori palermitani.

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