Greengrass racconta Utoya e la destra

Di Redazione / 05 Settembre 2018

VENEZIA, 5 SET – ’22 Luglio’ di Paul Greengrass, in concorso alla Mostra di Venezia, ci racconta la strage di Utoya (Norvegia) del 2011 dove 77 persone furono uccise dal giovane estremista Behring Breivik, dedicando tanto spazio a questo ragazzo dell’ultra-destra più che al suo doppio attentato: prima a Oslo con un’auto bomba e poi a Utoya con le relative vittime. E questo non a caso, come ha spiegato al Lido il regista: “Inizialmente volevo fare un film sull’immigrazione, sui migranti da girare a Lampedusa. Poi ho pensato che sarebbe stato più efficace trattare lo stesso argomento, ma dal punto di vista dell’avanzata della destra in Occidente e in Europa. Un’avanzata nata con la crisi economica del 2008 e che è poi sempre più cresciuta”. Nel film, targato Netflix (che lo distribuirà dal 10 ottobre) e basato sul libro di Asne Seierstad dal titolo ‘Uno di noi’, le dichiarazioni nel segno del sovranismo e contro l’immigrazione e multiculturalità fatte da Breivik (Anders Danielsen Lie).

Condividi
Pubblicato da:
Redazione