L’anno di grazia è il 1985, a vivere il dietro le quinte di una trasmissione televisiva cult nella storia del paese e del costume italiano. L’appuntamento in seconda serata, radunava parecchio pubblico davanti al teleschermo per seguire la combriccola capitanata da Renzo Arbore.

“Quelli della Notte“, è stata un’ottima palestra di esercizio, per essere ribaltati successivamente sulla grande platea dello spettacolo, Giorgio Verdelli era tra coloro che vivevano quell’atmosfera goliardica, entusiasmante, ad apprendere tempi e linguaggio nei ritmi di una trasmissione senza tempo e irripetibile.

Il trascorrere degli anni lo ha trasformato in un nocchiere d’alto bordo con il vezzo di raccontare la musica e le grandi firme della contemporaneità, elevandosi a narratore cinematografico sulla vita di Pino Daniele in “Il tempo resterà”.L’attualità esprime le monografie tematiche rappresentate da “Unici”, appuntamento classico su Rai 2, che ha portato il ragazzo partenopeo a migrare sul cosmo di Pavarotti, Arbore, Dalla, Pino Daniele, Francesco Guccini, Gianna Nannini, Vasco Rossi, Edoardo Bennato….

Il tuo retroterra descrive una vita al servizio della radio, del giornalismo, della musica e dell’attuale “Unici”….Sono molto legato ad “Unici”, una realizzazione lontano dal format televisivo odierno, ne sono talmente orgoglioso da rivendicarne l’appartenenza alla tv che racconta, non ai disarmanti cloni in onda…

Ogni numero ha una personalizzazione..Assolutamente……ogni puntata ha una sua storia secondo gli ospiti e le presenze degli stessi…

In termini di sacrificio e visibilità, quanto costa credere in un’idea?Tre anni fa avevamo la stessa valenza di una mosca bianca, adesso siamo stati stabilizzati su Rai 2, raccontando la cultura contemporanea agli italiani…

Prossimi appuntamenti…Lunedì 27 maggio in prima serata, una monografia curata e lucida sulla pluri colorata carriera di Edoardo Bennato…

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