Il 2024 del Monk Jazz Club di Catania si chiuderà, venerdì 20 e sabato 21 dicembre, con i fuochi d’artificio, ovvero con il ritrovato binomio fra due musicisti – il pianista Dino Rubino, direttore artistico del jazz club catanese, e il sassofonista vittoriese Francesco Cafiso – due grandi artisti del jazz Made in Italy che hanno iniziato da bambini a suonare e che poi hanno condiviso per anni il loro percorso artistico. Rubino: «Con Francesco abbiamo suonato insieme dal 2008 al 2014 e in quei sei anni abbiamo inciso 6-7 dischi, abbiamo suonato ovunque fra Europa, Stati Uniti, Sud America, Cina. Quando piccolissimo Francesco arrivò all’Orchestra Jazz del Mediterraneo, ci ha incantato tutti quanti. Io ero un adolescente ma davanti a lui mi sentivo “vecchio”». Con Rubino e Cafiso suoneranno Nello Toscano al contrabbasso, indubbiamente “padre” musicale dei due più giovani musicisti, ed Enzo Zirilli alla batteria. Sono già esauriti da settimane i tre concerti in calendario nel jazz club di palazzo Scammacca del Murgo in piazza Scammacca 1 a Catania, quello del 20 dicembre alle 21.30 e quelli del 21 dicembre alle 19 ed alle 21.30.
Dino Rubino, foto Alessia Spampinato
Francesco Cafiso – che in questi giorni sta lavorando alle registrazioni che finiranno in nuovo disco che uscirà nel 2025 con l’etichetta giapponese Venus, un disco di standard registrato con i musicisti newyorkesi Sullivan Fortner al pianoforte, Philip Norris al basso e Willie Jones alla batteria – accoglie con entusiasmo il ritorno nella città dei suoi esordi: «Catania mi è sempre stata molto vicina e io ho iniziato a fare tutte le prime esperienze a Catania, quindi tornare per me è un motivo di grande gioia. Con Nello Toscano e Dino Rubino, poi, è proprio tornare a casa. Nello mi ha visto proprio crescere, dai miei inizi con l’Orchestra jazz del mediterraneo; ho conosciuto Dino, più grande di me di 8 anni, quando io ne avevo 9 e siamo un po’ un po’ cresciuti insieme. Abbiamo condiviso vari gruppi, varie esperienze, vari dischi, quindi ritrovarsi sul palco è un motivo di felicità. Per sei anni abbiamo fatto gruppo fisso che girava un po’ in tutto il mondo».
Francesco Cafiso
Nello Toscano: «Dino l’ho conosciuto a quattro anni, in quanto figlio dell’amico batterista Giosuè Rubino e musicalmente l’ho seguito dal primo momento. Francesco Cafiso arrivò grazie a Carlo Cattano all’Orchestra jazz del Mediterraneo che aveva otto anni. Due grandi talenti sbocciati in età molto giovane».
Nello Toscano
Dopo i concerti al Monk, Dino Rubino, Francesco Cafiso e Enzo Zirilli andranno in Puglia dove il 22 dicembre suoneranno a Lecce ed il 23 dicembre ad Andria col contrabbassista Marco Bardoscia. Intanto nella mattinata di sabato 21 dicembre, in piazza Dante a Catania, Rubino, Cafiso e Toscano affiancheranno l’Orchestra per la pace, formata dagli allievi della scuola Parini, diretta da Giuseppe Privitera (docente della scuola e socio di Algos, l’associazione che ha creato il Monk) per la conclusione del progetto “La polis delle arti 3, un percorso musicale alle periferie della cultura” realizzato dall’Associazione Darshan, in collaborazione con Algos, per “Palcoscenico Catania – La bellezza senza confini” il progetto del Comune di Catania per la diffusione culturale nelle periferie e nei centri storici più problematici. Rubino: «Il repertorio scelto da Giuseppe Privitera privilegia brani con una chiave molto sociale che parlano di libertà, contro la mafia». Cafiso: «Io con i ragazzi amo raccontare un po’ la mia esperienza, in una sorta di dialogo informale». Grazie all’input della dirigente scolastica Carmela Trovato, è la terza volta che la scuola Parini partecipa a questo tipo di iniziative che quest’anno viene realizzata grazie al contributo dei docenti dell’indirizzo musicale Cinzia Condorelli, Maurizio Barrica, Davide Santonocito, Giuseppe Fucile e Giovanni Nicosia.
Giuseppe Privitera e i ragazzi dell’orchestra dell’Istituto comprensivo Parini di Catania, foto Alessia Spampinato
Dopo la pausa per le feste, la stagione invernale-primaverile 2025 del Monk Jazz Club partirà il 10, 11 e 12 gennaio con il ritorno del trombettista sardo Paolo Fresu in trio con Dino Rubino al piano e Marco Bardoscia al contrabbasso. Rubino: «Paolo al Monk è di casa. Sono anni che non suona più nei jazz club ma viene a suonare da noi perché c’è un rapporto di amicizia e di stima. Riuscire a vedere Paolo in una situazione così intima è un’occasione speciale, non capita spessissimo. Sicuramente non mancherà l’omaggio a Chet Baker, faremo anche qualcosa su Miles Davis, visto con Paolo stiamo portando in tour il suo progetto musical-teatrale “Kind of Miles”».
Marco Bardoscia, Paolo Fresu e Dino Rubino, foto Roberto Cifarelli
La stagione invernale-primaverile del Monk proseguirà il 24 e 25 gennaio con il quartetto del chitarrista palermitano Francesco Guaiana; il 7 e 8 febbraio col quartetto del pianista siracusano Raffaele Genovese, insieme col sassofonista palermitano Stefano D’Anna; il 21 e 22 febbraio con l’omaggio tra parola e musica a Cesare Pavese di Pino Ninfa e Umberto Petrin; il 7 e l’8 marzo il cantautore messinese Tony Canto presenterà l’ultimo disco “Anima”, registrato con Dino Rubino che farà parte del quartetto insieme con Marco Bardoscia al contrabbasso e Enzo Zirilli alla batteria; il 21 marzo ed il 6 aprile il Monk ospiterà due grandi musicisti americani, rispettivamente il pianista Kevin Hays in trio e il sassofonista Seamus Blake in quartetto. Ultimi concerti di stagione l’11 ed il 12 aprile con il duo del trombettista pugliese Andrea Sabatino. Abbonamenti su https://www.ciaotickets.com/it/stagione-invernale-monk-jazz-club .
Ed è già pronta anche la stagione estiva di “Jazz in vigna” 2025, alla Tenuta San Michele di Santa Venerina, che chiuderà con la presentazione dell’album “Solitude” di Dino Rubino uscito in primavera: «Presenterò il disco che ho registrato insieme a Marco Bardoscia al contrabbasso e Stefano Bagnoli alla batteria, sarà l’ultimo concerto della rassegna».
Monk Jazz Club: palazzo Scammacca del Murgo, Piazza Scammacca 1, Catania
Luogo: Monk Jazz Club, Piazza Scammacca, 1, CATANIA, CATANIA, SICILIA