I risultati delle votazioni hanno scatenato non poche reazioni nel mondo della cultura e dello spettacolo. Ad aggiungersi al coro delle voci, non soddisfatte, anche Damiano, frontman dei Maneskin. Il cantante romano ha condiviso su Instagram la prima pagina di Repubblica con la foto di Giorgia Meloni e la notizia della vittoria del centrodestra. Poi il commento in inglese «Today is a sad day for my country», cioè «Oggi è un giorno triste per il mio Paese». Damiano David ha allegato un articolo della CNN in cui si parla delle elezioni italiane.
Francesca Michielin che conduce X Factor dopo aver invitato nei messaggi precedenti a votare senza esprimere preferenze, fino a 45 minuti prima della chiusura dei seggi, oggi su twitter ha postato senza giri di parole: «inizia la resistenza. Buongiorno a tutti». Sabrina Ferilli ha postato tra le sue storie Instagram: «Il treno viaggia in orario» si legge nel monitor fotografato dall’attrice di prima mattina alla stazione, avviso a cui ha aggiunto il commento «Nuova era». Anche Eros Ramazzotti ha voluto dire la sua e l’ha fatto tramite il suo profilo Instagram. Una semplice citazione scritta su sfondo fucsia, ma dal significato ben comprensibile. «Siamo esattamente quello che ci meritiamo», che rendono ben evidente la sua opinione sul risultato delle elezioni. Luciana Littizzetto si affida a una battuta fotografata: «indecisi se fare il cambio di stagione o il cambio di Nazione». "Faccia da lunedì», invece, ha scritto Vanessa Incontrada a corredo di uno autoscatto in bianco e nero che la ritrae, imbronciata, sul divano di casa. Anche lei, come molte colleghe, si era esposta contro la Meloni asserendo che la sua elezione avrebbe riportato indietro di anni l’Italia.
Alessandro Gassmann ha puntato l’attenzione sulla maggioranza degli italiani che evidentemente l’ha votata: «La democrazia è così. Buon lavoro a chi ora dovrà guidare il paese in un momento così drammatico» ha scritto su Twitter. Kasia Smutniak, posta una scritta bianca su fondo nero «a ottobre indietro di un’ora, oggi di un secolo». Fa discutere in rete un tweet di Boy George di cui ora non si trova traccia: "Ehi Giorgia Meloni mio padre etero era violento, ma tu lo sosterresti e forse approveresti l’idea di picchiare i bambini in nome del nucleo familiare tradizionale, ma due uomini o donne gay che allevano un bambino con amore incrollabile è sbagliato?». Sul Tweet del musicista è cominciato un dialogo con i suoi fan (molti italiani) «Hey Boy George, il padre di Meloni ha abbandonato la famiglia quando lei era una bambina, lei sa una o due cose su come una famiglia *tradizionale* potrebbe non funzionare, dovresti ascoltare i suoi ragionamenti invece di presumere». Ironico il musicista Nicola Piovani che in un tweet senza testo propone l’immagine tratta dal film "Aprile" di Nanni Moretti in cui si vede il protagonista fumarsi una canna (sproporzionata), nessuna citazione diretta del risultato elettorale, ma i commenti che seguono sono esilaranti. Allarmistico il commento sui suoi profili twitter e facebook dello scrittore Roberto Saviano: «Leggo il mio nome in tendenza su Twitter perché gli elettori di Meloni mi 'invitano' a lasciare il Paese. Questi sono avvertimenti e questa è l’Italia che ci aspetta. Stanno già stilando una prima lista nera di nemici della patria, alla faccia di chi diceva che il fascismo è un’altra cosa». Saviano posta una foto con scritto a caratteri cubitali la parola 'Resistere'.