MILANO, 11 GEN – Non indie, ma pop e dance in modo liberatorio e dichiaratamente politico: con il doppio album ‘Cosmotronic’, in uscita il 12 gennaio, Cosmo si scrolla di dosso etichette e riporta la cultura del ballo nella canzone italiana. Il synth-pop de ‘L’ultima festa’ si sveste e scommette sugli incastri ritmici di beat, sintetizzatori modulari e sample ipnotici, tra un canto siriano e un brano minore di Caterina Caselli. Si tratta di un doppio disco volutamente orientato al clubbing, spiega l’artista di Ivrea, al secolo Marco Jacopo Bianchi, presentando l’album: “Ho messo da parte ogni velleità per liberarmi dell’immagine da cantante indie e propormi come produttore a tutti gli effetti”. Un intento palese nelle sei strumentali del secondo disco, dove trance, progressive, techno, EDM e house influenzano beat raramente toccati dalla voce (‘Tu non sei tu’).