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Anna Foglietta è Nilde Iotti nella docufiction di Rai1: «Tutti le dobbiamo tanto»

Di Redazione |

ROMA – «Dobbiamo tantissimo a Nilde Iotti. Dovremmo onorarla di più. Oggi se fosse ancora viva in Parlamento farebbe tantissimo si batterebbe come una leonessa per evitare le ingiustizie. Io ci credo tanto, prima come persona e poi come artista». A vent’anni dalla scomparsa di Nilde Iotti (4 dicembre 1999) e a 40 dalla sua nomina a presidente della Camera: Anna Foglietta è la protagonista di Storia di Nilde la docufiction in onda su Rai 1 giovedì 5 dicembre in prima serata, prodotta da Gloria Giorgianni per Anele in collaborazione con Rai Fiction e diretta da Emanuele Imbucci.

Ma come si è avvicinata a questa figura storica e straordinaria Anna Foglietta? «Parliamoci chiaro non le somiglio affatto – risponde nel corso della presentazione a Viale Mazzini – è sarebbe stato controproducente – farne una imitaizone, dopo che hai avuto la fortuna di vederti assegnare il ruolo che sogni da una vita. Ho cercato è vero di restituire la movenza delle mani, quando parlava sembrava che se suonasse il piano, sempre misurata; era quasi un solfeggio, era come se cercasse, talvolta, le parole l’ispirazione, per aria. La voce era pacata ma chiara diretta. Insomma ho provato, studiando tutto di lei, i suoi discorsi, i materiali video, gli scritti, di coglierne l’essenza».

Foglietta ha definito il progetto più che una sfida una missione «l’idea di riportare in vita, attraverso Nilde, una classe politica degna di stima e rispetto la cui competenza, a differenza di oggi, non era messa in dubbio. Abbiamo bisogno di modelli così». Poi aggiunge «un politico può anche essere una rockstar, ma oggi abbiamo bisogno di qualcuno che risvegli in noi la passione».

 

Il direttore di Rai fiction Eleonora Andreatta fa notare: «Nilde Iotti è la storia che ha un’importanza per il presente e che serve per costruire il futuro. Tiene insieme la capacità del servizio pubblico di guardare al passato e il fatto di essere una storia femminile, di emancipazione femminile. Marco dell’Omo è autore del soggetto, con Salvatore de Mola, Giorgianni e lo stesso Imbucci».

Il racconto prende liberamente spunto da un fatto realmente accaduto: l’arrivo di una lettera inviata all’Avanguardia da una ragazza che lamentava le imposizioni da parte del suo fidanzato in merito alle proprie scelte di vita, alla quale Nilde Iotti aveva risposto personalmente sul giornale spronando la giovane a prendere in mano la propria vita con autonomia e libertà. Il rapporto di finzione tra Nilde Iotti e questa ragazza, Rosanna, è il filo conduttore della narrazione fiction, che segue la vita di Nilde Iotti fin dai suoi primi passi nella politica: dall’adesione alla Resistenza, alla partecipazione all’Assemblea Costituente fino all’inizio dell’attività parlamentare e all’avvio della sua relazione sentimentale con Palmiro Togliatti, Segretario del Partito Comunista Italiano, all’epoca sposato con Rita Montagnana. Una grande storia d’amore malvista dall’opinione pubblica e dallo stesso PCI, capace tuttavia di resistere alle sfide più grandi, come l’attentato subito da Togliatti nel 1948, mentre usciva da Montecitorio insieme alla stessa Nilde. Ripercorrendo anche i momenti più intimi della vita della coppia – come l’inizio della convivenza e l’adozione della piccola Marisa Malagoli.

Il racconto porta alla luce la Nilde Iotti pubblica e privata, la sua autorevolezza politica, il grande carisma, la forte capacità di dialogo e di inclusione politica, ma anche le scelte coraggiose e anticonvenzionali in un contesto politico e sociale non certo favorevole. Scelte che si fanno ancora più incisive dopo la morte di Togliatti nel 1964, periodo nel quale si collocano alcune delle battaglie più significative dell’azione politica di Nilde Iotti e le sue più importanti conquiste. Tra le altre, quella di convincere nel 1974 Enrico Berlinguer a schierare il Partito Comunista per il no al referendum abrogativo della Legge sul divorzio. Tra le testimonianze illustri, che si intervallano alla narrazione fiction, il Presidente emerito della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, il portavoce di Nilde Iotti Giorgio Frasca Polara, la sua biografa Luisa Lama, la Presidente della Fondazione Iotti Livia Turco, l’ex Presidente del Consiglio Giuliano Amato, l’ex direttore de l’Unità e parlamentare PCI Emanuele Macaluso. Francesco Colella: «Ho sentito forte la responsabilità di dover evocare Togliatti, con cura, delicatezza e attenzione». Dopo storia di Nilde, Rai Fitcion manderà in onda Nel cinquantesimo anniversario della strage di la docufiction Piazza Fontana. Io ricordo (il 12 dicembre) e Giorgio Ambrosoli il prezzo del Coraggio (18 dicembre). COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA