Correva l’autunno dell’anno 1990, l’emissione discografica gettò sul mercato il disco d’esordio di un ragazzo con nome e cognome difficilmente memorizzabili, Renzo Fantini ne era il produttore, l’uomo che seguiva le vicende di Paolo Conte e Francesco Guccini.
“All’una e trentacinque circa”, titolo enigmatico, ambientazione notturna nella foto di copertina, destò attenzioni dalla critica specializzata, da uno spaccato di pubblico che lo avvicinava agli umori di Paolo Conte o un Tom Waits formato Italia.
Sono trascorsi trentatré anni da quei solchi, il tempo è stato galantuomo nei confronti di Vinicio Capossela, prestigiosi riconoscimenti, album status della cultura italiana, concepiti assemblando canzone d’autore,ricerca etnica derivante dalla canzone popolare.
L’ultimo nastro, editato nella primavera di quest’anno, cita di immediatezza, “13 canzoni urgenti”, né più né meno, come il tour scaturito, viaggiante per l’estate appena finita, inoltrato alla fase autunnale.
L’appuntamento a Palermo – Teatro Golden, previsto per lunedi 30 ottobre.