Per la prima volta il grande Museo del Louvre unisce le forze con due teatri europei, il Théâtre de la Ville di Parigi e il Teatro della Toscana, per produrre un’eccezionale creazione teatrale attorno a una mostra.
Henri Beyle, ufficiale di cavalleria in congedo, alla caduta di Napoleone compì un viaggio in Italia: tra le altre cose, ebbe a scrivere che «in Europa ci sono due capitali: Parigi e Napoli».
Questa opinione di Stendhal, pseudonimo di Henri Beyle, trova una magica incarnazione ne I fantasmi di Napoli, lo spettacolo ideato e diretto da Emmanuel Demarcy-Mota su drammaturgia di Marco Giorgetti, che il Teatro della Toscana/Teatro della Pergola e il Théâtre de la Ville di Parigi, nel novero del loro sempre più saldo partenariato, ambientano nella mai aperta al pubblico Cour Lefuel del Museo del Louvre, in occasione della mostra Napoli a Parigi. Il Louvre invita il Museo di Capodimonte, che fino all’8 gennaio 2024 esibirà alcune tra le migliori opere dell’istituzione partenopea.
Una coproduzione tra i due teatri e il Louvre che vuole rievocare lo spirito di Napoli nelle parole di Eduardo, tra musica, canzoni e citazioni di Luigi Pirandello e Fernando Pessoa (richiamo alle origini portoghesi di Demarcy-Mota e al suo lavoro sul drammaturgo siciliano), con un cast rappresentativo dei due Paesi, a ideale prosecuzione del progetto L’Attrice e l’Attore Europei.
Tra realismo magico e poesia quotidiana, dal 28 giugno al 3 luglio gli spettatori avranno la possibilità di immergersi nel mondo di Eduardo De Filippo: commedia, fantasmi, drammi intimi nelle ambientazioni di una Napoli del dopoguerra, capitale cosmopolita di un universo in ricostruzione.
Lo spettatore potrà passeggiare nella Grande Galerie, dove sarà poeticamente accolto da Camille Dugay, Nadia Saragoni, Sebastiano Spada, Lorenzo Volpe e da artisti della Troupe de l’Imaginaire del Théâtre de la Ville, per giungere al palcoscenico appositamente allestito ai piedi della scalinata a doppia rampa della Cour Lefuel, dove Mariangela D’Abbraccio, Marie France Alvarez, Francesco Cordella, Valerie Dashwood, Philippe Demarle, Camille Dugay, Anne Duverneuil, Pacôme Genty, Marco Giorgetti, Sarah Karbasnikoff, Ernesto Lama, Serge Maggiani, Nadia Saragoni, Sebastiano Spada, Lorenzo Volpe e Mathias Zakhar, con la partecipazione di Lina Sastri e i musicisti Filippo D’Allio, Arman Méliès, Aniello Palomba.
I fantasmi di Napoli è la prosecuzione di un discorso su Eduardo che, in collaborazione con la Pergola, il Théâtre de la Ville ha avviato con la messa in scena della Grande Magia curata da Emmanuel Demarcy-Mota e proseguito con l’ospitalità di Tavola tavola, chiodo chiodo… con Lino Musella dello scorso maggio agli Chantiers d’Europe. In attesa del quarantesimo della morte di Eduardo, che scoccherà nel 2024, e che le due istituzioni vogliono degnamente celebrare.
Tra i padri fondatori del teatro contemporaneo, il “Molière napoletano”, autore, attore e drammaturgo, vide proprio al Théâtre de la Ville rappresentata nel 1955 la sua prima opera fuori dai confini dell’Italia, Questi fantasmi!.