MILANO, 8 GEN – Il concerto viennese di Capodanno è sbarcato alla Scala nell’ultimo giorno delle feste. E, se quest’anno Riccardo Muti, contrariamente alla tradizione, non ha voluto saperne di inserire qualche scherzo nel programma del tradizionale concerto di Capodanno del Musikverein, a Milano non sono mancati colpi di fucile, uccelli spiumati e ombrelli roteanti. Anche se nel tempo hanno dato forfait prima il soprano Kassimira Stoyanova, poi Edita Gruberova e anche il direttore Zubin Mehta, lo spettacolo è andato in porto con l’austriaco Manfred Honeck sul palco e un twist scaligero, dato che oltre a polche e walzer sono state cantate arie di operette. Otto minuti di applausi alla fine da parte di un pubblico divertito, che ha battuto le mani sulla marcia di Radetzky, e riso quando il percussionista Antonello Cancelli, vestito da fabbro, ha suonato un’incudine con due martelli e ha sparato a volatili immaginari, così come quando durante Unter Donner und Blitz (sotto tuono e lampo) i musicisti hanno aperto gli ombrelli.