A Palazzo Biscari a Catania le “Magie Barocche” con un “gran tour” del Settecento

Di Redazione / 09 Ottobre 2022

Dopo la serata inaugurale, il 12° Festival Internazionale del Val di Noto Magie Barocche prosegue (stasera, 9 ottobre, a partire della ore 19) il suo percorso musicale nella residence artistica di Palazzo Biscari in Catania, tappa obbligata del Grand Tour settecentesco. La programmazione prevede un viaggio che va dalla voce umana agli strumenti a corda, con protagonista il M° Daniele Cernuto, nella doppia veste di cantante ed esecutore di viola da gamba.

Ed ecco che il Festival presenta un altro strumento ‘antico’ (facendo seguito al corno di bassetto della settimana scorsa) dalle arcane sonorità, che si era affacciato in Europa prima ancora del violoncello e che ha ritrovato popolarità anche grazie a un film-capolavoro francese del 1991: Tous les matins du monde, con Gérard Depardieu.

Il M° Cernuto eseguirà brani tratti da autori francesi (François Couperin e il suo struggente brano “Les Barricades mystérieuses”), spagnoli (Gaspar Sanz) e infine italiani (Alessandro Piccinini, con le sue variazioni su un tema di danza). Collocato tra le ginocchia, lo strumento (di varie taglie e dimensioni) ha sei corde messe in vibrazione da un arco e nel manico ha posizionati trasversalmente dei cosiddetti ‘legacci’, similmente a ciò che si vede sulla tastiera di una chitarra. In Spagna la viola da gamba veniva detta vihuela de arco per distinguerla dalla vihuela de mano, pizzicata dalle dita e simile alla chitarra classica.

Anche questo secondo appuntamento prevede uno stacchetto ‘enologico’, il wine break, offerto al pubblico dal Barone del Murgo che attinge alle sue preziose cantine.

Nella seconda parte del concerto, che inizia alle 20.30, l’Ensemble Dolci Accenti presenterà una “Insalada musicale di ostinati, danze, fantasie et altro, per viola da gamba, arciliuto, chitarra alla spagnola e voce” grazie all’apporto di Calogero Sportato (arciliuto, chitarra alla spagnola, tiorba) e di Cipriana Smarandescu (clavicembalo) che affiancheranno Daniele Cernuto.

Si tratta di una serie di tanti brevi brani accomunati dall’ambientazione italo-ispanica, dalla collocazione temporale tra seconda metà Cinquecento e Barocco e dall’uso di affascinanti strumenti, quali l’arciliuto, la chitarra spagnola, la tiorba e il clavicembalo insieme a brani vocali come canzonette e madrigali.

Questo concerto è il frutto di ricerca sulle fonti originali: trattati, musiche, stampe, manoscritti e cronache dell’epoca. È stato approfondito il repertorio di un periodo forse tra i più ricchi, vari e floridi della musica italiana: quello che va dalla fine del ‘500 al primo Seicento. L’attenzione è stata rivolta alla musica vocale e alle sue potenzialità espressive, e a quella strumentale che andava emancipandosi come genere autonomo. Ne è infine scaturito un CD.

Il percorso esecutivo dell’Ensemble vuole rispecchiare nella forma l’idea stessa dell’opera ‘lirica’, alternando arie vocali a brani strumentali di autori famosi come Kapsberger, Ortiz, Frescobaldi, Sanz, che hanno valorizzato strumenti come la tiorba, la chitarra barocca, la viola da gamba, il clavicembalo e non ultima la voce.

I testi ripercorrono i diversi aspetti dell’amore attraverso le allegorie tipiche del tempo. E allora le labbra diventano “rose purpurine” e piene di spine, o “porta del riso”, che custodiscono grandi tesori che difficilmente si schiuderanno per baciare l’amato. Gli occhi (vaghi e leggiadri) sono lumi che lanciano lampi di luce e le lacrime sono paragonate a fontane e fiumi.

Ed ecco che ai madrigali sono intercalati, nella stessa struggente atmosfera, brani strumentali che ne ricalcano gli affetti appena narrati, e così per le altre allegorie, con altri autori che ne descrivono musicalmente, diversi stati d’animo nei quali ognuno potrà riconoscersi.

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Pubblicato da:
Fabio Russello
Tag: catania Festival Internazionale del Val di Noto magie barocche