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A Catania il debutto nazionale di “Maternity”: in scena il dramma dei bimbi israeliani lasciati nei campi profughi

I prossimi 11 e 12 marzo nella Sala Futura del teatro Stabile

Di Redazione |

Per la prima volta in Italia, le attrici israeliane Selly Arkadash, Moria Beshari Liphshitz e Eden Uliel porteranno in scena sabato e domenica prossimi 11 e 12 marzo a Catania, nella sala Futura del Teatro Stabile, lo spettacolo “Maternity”, per la regia di Hana Vazana-Grunwald. L’appuntamento è per le 21 di sabato e le 18 di domenica.

Lo spettacolo, che ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica nel Fringe Festival di Edimburgo, edizione 2022, viene proposto a Catania nell’ambito di ‘Palco Off’, la rassegna teatrale ideata da Francesca Vitale e Renato Lombardo. Lo spettacolo è recitato in inglese basico e sovratitolato in italiano. Alla fine di ogni rappresentazione seguirà, come sempre, il dialogo con le artiste.La storia è ambientata nei primi anni dello Stato di Israele, e in particolare negli anni ’50, quando migliaia di bambini non furono più trovati dalle famiglie ospiti dei campi profughi. Due terzi di questi bambini provenivano da famiglie immigrate dallo Yemen.

Una storia realmente accaduta, toccante e commovente, un lavoro basato sulla poesia di Iris Eliya Cohen, autrice e poetessa israeliana, nel testo riadattato da Racheli Said, che ha raccolto anche materiali autentici, come testimonianze di donne, madri, nipoti. Alcune dichiarazioni sono state trovate negli Archivi di Stato di Israele, altre sono ancora più personali perché una delle attrici ha ascoltato queste storie dalla nonna e dal padre.

“Maternity” cerca di portare alla luce le voci delle madri dei bambini rapiti che sono state messe a tacere per tanti anni e di trovare il collegamento tra loro e noi. Attraverso la poesia, la voce e il movimento, le tre protagoniste mettono a nudo con coraggio questa oscura vicenda.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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