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Strabismo: cause, sintomi, diagnosi e correzioni

La deviazione degli assi visivi: intervista a Marco La Bruna, oftalmologo e direttore del centro medico Mediterraneo

Di Redazione |

Oggi lo strabismo è una patologia che può essere diagnosticata e gestita nel migliore dei modi. Sia nei pazienti più piccoli, grazie a una diagnosi precoce sia in quelli adulti, dove può insorgere per uno scompenso di una pregressa patologia o dovuto ad altre cause quali paralisi o traumi. Per questo è importante non sottovalutare alcun segnale e procedere a visite oculistiche periodiche in caso di problemi alla vista. Anche perché lo strabismo porta con sé una serie di conseguenze, diventando un problema non solo estetico. Dei passi in avanti fatti dalla medicina e di come intervenire in maniera puntuale per risolverlo, ne parliamo col dott. Marco La Bruna, specialista in Oftalmologia e direttore del Centro Medico Mediterraneo di Catania.

dott. Marco La Bruna

Innanzitutto, possiamo dare una definizione di strabismo?«Lo strabismo è una patologia per cui – spiega – i due occhi sono deviati e dunque non allineati e puntano verso direzioni diverse. A seconda di questa deviazione possiamo avere strabismi convergenti, con gli occhi deviati verso l’interno, divergenti, con gli occhi deviati verso l’esterno, e verticali, con occhi deviati verso l’alto o verso il basso».A cosa è dovuta, dunque, la “deviazione”?«Principalmente da un’ alterazione muscolare o neurologica che compromette la motilità oculare. Un malfunzionamento che può colpire bambini e adulti».A che età si può presentare?«A tutte le età, per questo è importante avere una diagnosi precoce che arriva dopo una visita oculistica. Soprattutto quando si parla di età prescolare, arrivare in tempo può essere decisivo per risolvere il problema».Quali sono i sintomi da non sottovalutare tra i bambini?«Bisogna fare attenzione se un bambino si stanca con facilità, se con l’avvicinare di un oggetto lo sguardo cambia direzione o se in qualche occasione ci si accorge che uno o entrambi gli occhi si disallineano dall’asse visivo. Sono tutti segnali che non vanno sottovalutati e che devono spingere i genitori ad effettuare una visita oculistica e ortottica».Quali sono i “tempi” di queste visite?«E’ importante lo screening a un anno dalla nascita. Se non ci dovesse essere una diagnosi di patologia, si può effettuare una ulteriore visita in età prescolare».E se arrivasse una diagnosi di strabismo?«Una diagnosi precoce permette di intervenire in tempo sui più piccoli, senza dimenticare che lo strabismo non è un problema solo estetico ma anche funzionale durante la crescita. Poi si decide come intervenire: nei casi di strabismo accomodativo può bastare un occhiale a risolvere il problema. In altri casi si può ricorrere a un intervento chirurgico».Capitolo adulti. Lo strabismo può arrivare anche da grandi ?«Sì, ma qui ci possono essere situazioni diverse. C’è lo strabismo che insorge da una patologia pregressa, di cui magari non si è mai avuto diagnosi, e quello legato ad eventi paralitici, traumatici e altro ancora».Come si risolve?«Quando lo strabismo è di lieve entità si può risolvere con l’utilizzo di occhiali prismatici per risolvere la diplopia (la doppia visione), oppure con un intervento chirurgico che ora si effettua anche in anestesia locale e in day hospital, con rapido recupero, il tempo necessario per un nuovo adattamento neurosensoriale. Del resto l’intervento consiste (per dirlo con parole semplici) nel riequilibrare la motilità estrinseca degli occhi».Quando un adulto deve allarmarsi?«Quando insorge la diplopia: subito deve sottoporsi a visita oculistica. Anche perché negli adulti lo strabismo può essere un campanello d’allarme per la salute in generale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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