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Medicina Nucleare riferimento per la sanità siciliana

Riconoscimento del ministro Schillaci che ha visitato il nuovo laboratorio di pre-clinica dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro

Di Redazione |

Il Centro Pet – Medicina Nucleare dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro riveste un ruolo strategico per la sanità siciliana, in quanto è l’unica struttura pubblica dotata di ciclotrone e annesso laboratorio di radiofarmacia che distribuisce il radiofarmaco Fdg utile per il funzionamento delle Pet/Ct dislocate sul territorio regionale. Produce a uso clinico 6 radiofarmaci diversi: oltre all’Fdg, la colina, specifica per il tumore della prostata; la metionina specifica per i tumori dell’encefalo; il dotatoc per i tumori neuroendocrini; il gallio-Psma e F-Psma specifici per i tumori della prostata con bassi livelli di Psa.

Non solo: la capacità innovativa che la contraddistingue, ha portato l’Unità operativa complessa di Medicina Nucleare – Pet del Cannizzaro a costituire un laboratorio di ricerca destinato alla produzione di radiofarmaci di ricerca ad uso preclinico, tra i pochi presenti in Italia e unico nel Sud Italia, con cui è stata costituita, insieme con l’Università di Catania, i Laboratori Nazionali del Sud (Lns-Infn) e il Cnr, l’unica filiera nazionale che va dalla preclinica alla clinica, con lo scopo di produrre nuovi radiofarmaci che, valutati in vivo sul modello animale, possano poi beneficiare della terapia adronica. Ed è stato proprio il nuovo laboratorio, con le sue avanzate dotazioni, ad ospitare il ministro della Salute, prof. Orazio Schillaci, che da specialista della branca in quanto già direttore della Scuola di Specializzazione in Medicina Nucleare del Policlinico Universitario di Tor Vergata, nonché past-president dell’associazione Italiana di Medicina Nucleare, nella sua recente visita a Catania ha voluto visitare di persona l’innovativa realtà.Schillaci, accompagnato da diverse autorità istituzionali, ha espresso il suo apprezzamento per quanto realizzato dall’Azienda Cannizzaro e si è complimentato con il dott. Salvatore Giuffrida, commissario straordinario, e con il dott. Massimo Ippolito, direttore dell’Uoc di Medicina Nucleare, per l’efficienza dell’unico laboratorio pubblico di radiofarmacia presente sul territorio siciliano.

«Il nostro Centro a carattere di ricerca è l’unico presente nel Sud Italia e, in sinergia con l’Università di Catania, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Cnr, costituisce l’unica filiera nazionale che va dalla preclinica alla clinica presente in un’unica città, con lo scopo di produrre nuovi radiofarmaci che, valutati in vivo, possano successivamente beneficiare della terapia adronica», spiega il dott. Massimo Ippolito.In sostanza, se la produzione dei radiofarmaci a uso clinico permette di vedere il metabolismo della malattia oncologica, e dunque di valutare quanto è attiva, quanto è vitale e di conseguenza come può essere aggredita, «il nuovo laboratorio di radiofarmacia – aggiunge Ippolito – permetterà di creare nel Sud degli hub che possano produrre nuovi radiofarmaci da utilizzare a livello industriale per condurre gli studi di prima fase».

Il Centro, che ha all’attivo oltre 7.000 prestazioni l’anno, sarà ulteriormente potenziato grazie ai fondi Pnrr di prossima attivazione.Tra gli obiettivi, la produzione di nuovi radiofarmaci anche nella direzione della “teranostica”, concetto innovativo in medicina che combina, tramite l’utilizzo di un unico vettore, diagnostica e terapia permettendo di fornire, anche attraverso l’uso delle nanotecnologie, un trattamento ottimale e individuale già dalle prime fasi della malattia.(Nella foto, il dott. Ippolito e il dott. Giuffrida con il ministro Schillaci in Medicina Nucleare)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA