Un ruolo cruciale nella lotta contro il tumore al seno: la diagnostica è un alleato fondamentale nella diagnosi precoce, nella stadiazione e nella pianificazione del trattamento, nel monitoraggio della malattia e per questo motivo è importante rivolgersi a strutture specializzate con apparecchiature all’avanguardia, che consentano appunto una diagnosi preclinica quando ancora le lesioni tumorali non sono palpabili. Questo è possibile alla Nuova Diagnostica, poliambulatorio che a Catania ha da poco raddoppiato la sua presenza, proponendo in via Battista Grassi un nuovo centro specializzato con esami mirati e in target, dove, restando in argomento tumore al seno, è possibile completare tutti gli esami diagnostici, partendo dalla visita arrivando fino alla risonanza magnetica o alla biopsia ecografica o stereotassica. Potendo contare sulla consulenza di medici specialisti, tra i quali il prof. Santi Gangi, già direttore della cattedra di Chirurgia oncologica dell’università di Catania e già direttore della Breast Unit del Policlinico Catania.
La radiologia, attraverso varie tecniche di imaging, gioca pertanto un ruolo fondamentale in questo processo. La mammografia resta lo strumento principale per lo screening e la diagnosi precoce del tumore alla mammella, in particolare con l’utilizzo della tomosintesi, una sorta di TC della mammella a strato sottile. Utilizza raggi X a basso dosaggio per creare immagini dettagliate del tessuto mammario
La mammografia va eseguita da tutte le donne asintomatiche per individuare anomalie non palpabili, raccomandata annualmente per le donne di età superiore ai 40 anni. In oltre 80% dei casi accompagnata dalla ecografia, esame integrativo ma mai sostitutivo alla mammografia L’ecografia mammaria, invece, utilizza onde sonore per creare immagini del tessuto mammario. . È particolarmente utile per le donne con tessuto mammario denso, in cui la mammografia potrebbe non essere sufficientemente chiara, tra i vantaggi il mancato utilizzo di radiazioni ionizzanti e la possibilità di fornire immagini dettagliate delle strutture interne del seno. La risonanza magnetica (rm) della mammella, invece, utilizza campi magnetici e onde radio per produrre immagini dettagliate del seno. È particolarmente sensibile nella rilevazione di tumori. È spesso utilizzata per le donne ad alto rischio di cancro al seno, come quelle con una forte storia familiare o mutazioni genetiche note o per lo studio di protesi mammarie. Può rilevare tumori che altre tecniche potrebbero non individuate attraverso anche l’utilizzo di mezzo di contrasto ed è utile nella valutazione dell’estensione del cancro già diagnosticato, per valutarne la multicentricità e la multifocalità. Con la biopsia, dopo aver rivelato la possibile anomalia, invece, si determina se il tessuto è canceroso contenente una organizzazione prechirurgica della lesione . Esistono diversi tipi di biopsia: quella con ago sottile (Fna) che utilizza, appunto, un ago sottile per prelevare cellule dalla massa sospetta; e con ago grosso (Core Needle Biopsy): che utilizza un ago più grande per prelevare un piccolo cilindro di tessuto. Completano il quadro quella stereotassica, che utilizza immagini mammografiche per guidare l’ago verso l’area sospetta, e quella chirurgica: che prevede chirurgica di parte o dell’intera massa per l’analisi.
La diagnosi del turno alla mammella è dunque un processo complesso che richiede l’utilizzo di tecniche avanzate di imaging e l’intervento di specialisti esperti. Alla Nuova Diagnostica si può intraprendere il processo completo, partendo dalla visita, arrivando agli esami per poi passare, in caso di riscontro di patologia alle Breast Unit, le unità sanitarie multidisciplinari che trattano e curano i tumori.
La mammografia rimane il metodo di screening più diffuso, ma l’ecografia e la risonanza magnetica offrono informazioni complementari essenziali, essendo esami di II e III livello. La biopsia resta il gold standard per confermare la diagnosi. La combinazione di queste tecnologie permette una diagnosi accurata e tempestiva, fondamentale per migliorare le possibilità di cura e sopravvivenza delle pazienti. La diagnosi precoce del tumore alla mammella diventa essenziale per migliorare le prospettive di trattamento e sopravvivenza. I tumori rilevati nelle fasi iniziali sono più trattabili e hanno un tasso di successo significativamente più alto. Gli screening regolari e l’attenzione ai segnali del corpo sono strumenti cruciali nella lotta contro il cancro al seno.