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Arnas Garibaldi: tumore al fegato e Bureau Veritas

Ottiene la certificazione per il percorso di diagnosi e cura e consolida la sua eccellenza nell’ambito dell’alta specializzazione

Di Redazione |

L’Arnas Garibaldi ottiene la Certificazione Bureau Veritas per il percorso di diagnosi e cura dell’epatocarcinoma e consolida la sua eccellenza nell’ambito dell’alta specializzazione. L’epatocarcinoma è il tumore primitivo più frequente del fegato (90%), ed è tra le neoplasie maligne più diffuse al mondo; sul totale annuale delle morti per cancro, il 10,5% degli uomini e il 5,7% delle donne muore di epatocarcinoma. Insorge in oltre il 90% dei casi in pazienti già affetti da epatopatia cronica e cirrosi epatica. Si tratta della prima volta in Sicilia che una struttura dedicata alla lotta al carcinoma al fegato, riceve un riconoscimento da un Ente di certificazione di rilevanza internazionale.

Il certificato è stato consegnato nei giorni scorsi a Catania dal Business Development Manager Sicilia Bureau Veritas Italia, Mario Cugno, nelle mani di Fabrizio De Nicola, Commissario Straordinario dell’Arnas Garibaldi, alla presenza del presidente dell’Ordine dei Medici e Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Catania, Alfio Saggio, del vice presidente nazionale EpaC, Massimiliano Conforti, nonché del presidente provinciale Lega Italiana Lotta contro i Tumori Lilt, Aurora Scalisi.

«La prestigiosa Certificazione – ha detto il dott. De Nicola – è il riconoscimento al lavoro di una equipe multidisciplinare preparata e ben guidata, capace di offrire un percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale di grande livello. E’ l’ennesima attestazione nei confronti di una azienda ospedaliera al passo con i migliori riferimenti europei».

Il gruppo oncologico multidisciplinare che ha permesso di raggiungere l’obiettivo è stato istituito nel 2021 ed è coordinato da Maurizio Russello (nella foto con De Nicola), direttore Uosd di Epatologia, di cui fanno parte Roberto Bordonaro, direttore dell’Uoc di Oncologia Medica, Nino Vallone, direttore ff dell’Uoc di Radiologia del Garibaldi-Nesima, Giuseppe Giordano, responsabile della Radiologia Interventistica della Radiologia del Garibaldi-Nesima, Giovanni Bartoloni, direttore dell’Uoc di Anatomia Patologica, Nicola Cinardi, direttore dell’Uod di Chirurgia Epatobiliopancreatica del Garibaldi-Nesima e Desirè Caudullo, Data Manager e Clinical Auditor. Il team, in contatto con i dipartimenti di oncologia e di medicina, si avvale anche della collaborazione di altri specialisti quali il radioterapista, l’endocrinologo-diabetologo, il nutrizionista, il medico nucleare nonché il palliativista e terapista del dolore.

Il Pdta sarà sottoposto a periodiche verifiche e valutazioni dell’attività svolta e degli obiettivi raggiunti, che permetteranno la trasparenza dei processi e degli esiti.La certificazione pone l’Arnas Garibaldi quale punto di riferimento per l’epatocarcinoma, tumore che entro il 2030 vedrà crescere la propria incidenza a causa dell’invecchiamento della popolazione, della diffusione epidemica di obesità e diabete mellito di tipo 2, nonché dell’aumentato consumo di alcol, considerati oggi principali fattori di rischio. Il requisito principale per la gestione multidisciplinare del paziente oncologico – afferma il dott. Maurizio Russello – è la definizione di percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali in grado di assicurare ai cittadini efficienza ed equità delle cure, evitare disagi e ritardi che potrebbero ridurne l’efficacia e peggiorare gli esiti attesi, ottimizzare l’allocazione delle risorse disponibili e rendere così sostenibili i costi sanitari. Il team multidisciplinare considera requisito essenziale per raggiungere questi obiettivi l’integrazione con la Medicina territoriale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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